Il MIUR con le rigidità burocratiche e l’assenza di un progetto di riorganizzazione dei servizi ignora i problemi delle scuole e rende i tagli dell’organico ATA ancora più ingiusti.

Si è svolto al MIUR un incontro informativo sugli organici ATA per l’anno 20010 2011. L’amministrazione ha illustrato le modalità con cui intende perseguire gli obiettivi fissati dall’articolo 64 della legge 133/08 nell’anno scolastico 2010/11, proseguendo nella riduzione complessiva degli organici del personale ATA del 17% nel triennio e dunque, per il prossimo anno, di oltre 15.000 unità.

Come lo scorso anno tale operazione sarà affidata ai Direttori regionali ai quali verranno fornite tabelle, per profilo e per provincia, derivanti dall’applicazione degli indicatori di contesto simili a quelli già utilizzati in precedenza ed attualizzati per consentire la gestione del personale rispetto al numero dei plessi, in relazione al profilo di collaboratore scolastico. Anche in questa fase è prevista una dotazione regionale di circa il 3%, accantonata all’interno del contingente, per le eventuali compensazioni che si rendessero necessarie. Tali misure dovrebbero attenuare, secondo il MIUR l’impatto delle riduzioni nelle situazioni di maggiori difficoltà.

La UIL Scuola ha ribadito l’assoluta contrarietà ad affrontare la materia degli organici ATA sulla base della riduzione numerica dei posti e della definizione di tetti prestabiliti, senza verificare le ricadute sul servizio e le possibili modalità di riorganizzazione e di ridistribuire il personale.

Le soluzioni proposte appaiono prive di contenuti progettuali sull’assetto organizzativo dei servizi ATA e risultano inadeguate a dare qualsiasi risposta ai problemi di funzionalità e dei carichi di lavoro che le scuole e il personale vivono.

Le riduzioni che si sono susseguite negli anni rendono indispensabile un progetto di riorganizzazione dei servizi ATA che dia concretezza all’unità dei servizi. Si deve partire dalla redistribuzione degli organici in rapporto alle esigenze di funzionamento delle scuole, per garantire standard di funzionalità adeguati alla qualità dell’offerta formativa, ai bisogni dell’utenza e alle esigenze di valorizzazione professionale dei lavoratori. È ineludibile la previsione dell’area tecnica in ogni scuola.

La conseguenza dei tagli operata sui posti coperti da personale precario sarà molto pesante. Per questo la Uil Scuola rafforzerà le iniziative territoriali già in atto, per ottenere, attraverso l’utilizzo di risorse regionali e nazionali, strumenti che consentano al personale incaricato di conservare il posto e lo stipendio.

Bisogna inoltre assicurare quote aggiuntive di organico, in presenza di concentrazione di personale inidoneo nella stessa scuola.

Per la Uil Scuola occorre affrontare la nuova distribuzione dell’organico nella sede della Commissione paritetica OO.SS. - MPI, partendo dalle effettive necessità delle scuole e dall’individuazione dei carichi di lavoro per consentire ai lavoratori di operare in un quadro di certezze e di tutele ed alle scuole di dare risposte di qualità adeguate alla domanda e ai bisogni dell’utenza.

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