UIL Scuola. 11 aprile 2013, Comunicazione

Passaggi di livello per i collaboratori scolastici
Mentre divampa la polemica sui TFA speciali, una RSU scrive sollecitando i passaggi di livello per i collaboratori scolastici.
La risposta di Massimo Di Menna

La nostra azione, quella della UIL Scuola, è rivolta con la stessa determinazione, a rappresentare tutto il personale che lavora nelle scuole, docenti, ATA, con contratto a tempo determinato e a tempo indeterminato. Il report a cui fai riferimento riguardava una riunione presso il ministero sui tirocini formativi abilitanti e su questo siamo intervenuti.

In merito alla questione dei passaggi di livello per il personale ATA, ti ricordo che dopo anni di blocco, è stata determinante l’azione della UIL Scuola per avviarli. La limitazione in percentuale dei posti è stata determinata da una sentenza della corte costituzionale. Con fatica siamo riusciti prima in sede contrattuale Aran e poi con il ministero a prevederli. Ma la questione che tiene ora fermi gli ulteriori passaggi è il blocco delle assunzioni, cioè dei posti disponibili, in quanto il Governo sta facendo un decreto, previsto dalla legge contro cui ci siamo battuti, che prevede il passaggio ai ruoli ATA del personale docente inidoneo.

La Uil in ogni occasione ha insistito, come si vede dai nostri comunicati, per garantire la copertura di tutti i posti disponibili in organico di diritto; in tal modo si potrebbe procedere anche ai passaggi.

A tal fine abbiamo sempre proposto di seguire la graduatoria dei formati e di procedere con la nuova formazione in base alle graduatorie esistenti. Ma ripeto, la questione è che anche con la nostra contrarietà, con la contrarietà di tutti i sindacati, il governo vuole procedere al decreto riguardante gli inidonei, per noi sbagliato e illegittimo.

I posti sono oggi coperti con supplenze fino agli aventi diritto. Ora una circolare consente l’attribuzione del punteggio a chi avrebbe diritto alla nomina. Per liberare i posti, e quindi poter procedere anche ai passaggi, la UIL Scuola sta insistendo per con sentire ai docenti inidonei di poter rientrare in servizio, previa nuova visita, di poter andare in pensione o di passare ad altra amministrazione.

Cordialmente
Massimo Di Menna

11 Aprile 2013

Estratto

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