“… il pieno riconoscimento di strumenti e misure compensative durante il percorso accademico e la realizzazione di almeno un centro sanitario pubblico per la diagnosi … in ogni regione”

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Una legge a tutela dei diritti degli studenti universitari con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA): oltre 10.000 firme in quattro giorni per la petizione di AID

Fra i punti della campagna #lostudioèundiritto, lanciata sulla piattaforma change.org, il pieno riconoscimento di strumenti e misure compensative durante il percorso accademico e la realizzazione di almeno un centro sanitario pubblico per la diagnosi degli adulti in ogni regione

Camilla, in procinto di laurearsi, ricorda le difficoltà del suo percorso universitario: “Una volta ho chiesto a un docente di poter usufruire del tempo aggiuntivo e di modificare la modalità di risposta nel test d’esame: da prova con le crocette, a prova con risposta aperta. Il professore non ha accolto la mia richiesta e io ho finito per ripetere l’esame molte volte. Una di queste ero così stressata che, tornata a casa, nel cucinare la pasta mi sono rovesciata addosso l’acqua bollente perché mi tremavano le mani. Il professore, durante l’esame, aveva usato frasi poco gentili nei miei confronti, accusandomi per difficoltà che non dipendono da me, da una mia trascuratezza, ma dal fatto che sono nata così”.

Camilla è una dei 20 mila studenti universitari con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) iscritti negli Atenei italiani. Per sostenere i loro diritti, l'Associazione Italiana Dislessia ha lanciato una grande campagna di raccolta firme su Change.org, che in quattro giorni ha superato gli 11.000 sostenitori.

Nei mesi scorsi AID ha svolto un’indagine sul livello di inclusione e accessibilità negli Atenei, attraverso un questionario online anonimo che è stato compilato da 520 studenti con DSA.  Al 71.5% di loro è capitato di vedersi rifiutare gli strumenti compensativi. Solo il 16.9% ritiene che la legge 170 sia sufficientemente applicata all'università e l’87,1% sostiene che serva una normativa ad hoc per regolare l’uso degli strumenti compensativi e delle misure dispensative in ambito accademico.

AID chiede a Governo e Parlamento la rapida approvazione di una legge che assicuri adeguate tutele agli studenti con DSA: la certezza di poter usare, nei test d’ingresso e negli esami, gli strumenti compensativi necessari, che oggi sono concessi a discrezione del singolo docente e la garanzia di un centro pubblico per la certificazione diagnostica degli adulti, in ogni regione italiana.

La petizione proseguirà fino a domenica 9 ottobre, conclusione della Settimana nazionale della dislessia 2022.

Elemento centrale della campagna di AID, identificata dall’hashtag #lostudioèundiritto, è un documentario disponibile su YouTube con la testimonianza di Francesco, Camilla, Antonio e Ruggero: quattro studenti con DSA che raccontano gli ostacoli incontrati all’università, a causa dei diritti che gli sono stati negati.

“È una grande occasione per far conoscere a tutto il Paese le esigenze e le difficoltà di questi giovani” sottolinea Andrea Novelli, presidente AID. “E ottenere il consenso necessario affinché siano messi nelle stesse condizioni dei loro compagni di studi. Come? Dando loro la possibilità di utilizzare nel corso degli studi universitari gli strumenti previsti dalla legge 170 del 2010 per la scuola: computer con sintesi vocale, mappe concettuali, calcolatrice, formulari, oltre al tempo in più per le prove scritte.”

Dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia, conosciute anche come disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), sono una caratteristica che permane nel corso della vita e gli strumenti sono indispensabili in tutte le fasi della formazione e nel mondo del lavoro.

“Gli studenti con DSA sono dotati di un quoziente intellettivo nella norma ma possono avere difficoltà nel leggere in modo fluente, nello scrivere senza errori e nel calcolo” spiega la vicepresidente AID, Antonella Trentin. “Le persone con disturbi specifici dell’apprendimento possono avere successo in tutti i contesti sociali: lo dimostrano imprenditori affermati, atleti, personalità dello spettacolo come Mika e Andrea Delogu, registi come Steven Spielberg, Nobel come Jacques Dubochet, premi Pulitzer come il poeta Philip Schultz, influencer come Khaby Lame. Ma devono essere messi nelle giuste condizioni per esprimere il proprio talento”

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Da/ Fonte/ Titolare»
AID
Comunicato
Bologna, 24 giugno 2022 -


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Estratto

Fonte dei dati, informazioni, procedure e documenti sono reperibili presso siti web/portali, esterni, ai link»

Associazione Italiana Dislessia (AID)
https://www.aiditalia.org/


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Link/siti
esterni non collegati

^Fonte» AID_Cmn_24GIU2022=RS_2022-06-24»
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