Insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera (CLIL)
A seguito dell’incontro tra l’Amministrazione (MIUR) e le Organizzazioni Sindacali è possibile fornire l'attuale quadro della situazione. Il numero di docenti necessari a coprire il fabbisogno delle 21.000 classi di liceo che tra quattro anni saranno impegnate nella CLIL ammonta a circa 3000. Al momento risultano 625 scuole con 1000 docenti che insegnano già la loro disciplina in tale metodologia. A questi potrà essere rivolta una attività formativa di perfezionamento.
Ulteriori 1.000 docenti, con un livello medio basso di conoscenze linguistiche potranno consolidarle attraverso la frequenza di corsi strutturati dagli istituti di cultura dei diversi paesi presenti in Italia e le ambasciate, previo sottoscrizione di intese con il Miur.
Un’ulteriore quota sarà invece formata attraverso percorsi formativi di carattere universitario, previo conseguimento di crediti formativi universitari CFU, tramite accordi specifici e collocazioni sui centri linguistici di ateneo.
Ad avviso della UIL Scuola tale impostazione corrisponde, in linea di massima, con le previsioni contrattuali dell’articolo 63 c.1 e 64 cc. 8 e 9, ma devono essere chiarite le condizioni di partecipazione ai percorsi e la ricaduta in termini di crediti professionali spendibili per la funzione docente.
Documentazione disponibile >
Articoli |
CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DEL COMPARTO SCUOLA
QUADRIENNIO GIURIDICO 2006-09 (vigente) |
63, c.1 |
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64, cc. 8 e 9 |
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Comunicato >>>
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Ultimo aggiornamento (Venerdì 22 Ottobre 2010 10:36)