“Non si riesce a comprendere l’accanimento del ministro nei confronti dei docenti di I e II grado che dovranno sostenere la prova concorsuale straordinaria.” |
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Federazione Concorso straordinario personale docente: il fallimento è evidente Errare umanum est. Perseverare diabolico. Non si riesce a comprendere l’accanimento del ministro nei confronti dei docenti di I e II grado che dovranno sostenere la prova concorsuale straordinaria.
Il ministero, infatti, rimette in moto la macchia concorsuale.
In un Paese chiuso da Nord a Sud, e con la pandemia che non dà segni di cedimento, dove restano vietati gli spostamenti tra regioni diverse, si costringono migliaia di docenti ad andare in giro per l’Italia, portando a supporto di tale scelta il parere ‘non ostativo’ del Comitato Tecnico Scientifico.
In certi casi bisognerebbe accantonare l’approccio burocratico e decidere in base al buon senso.
Due sono gli elementi che ci inducono a ritenere l’operato dell’amministrazione un errore:
Invece si procede come se nelle ultime settimane nulla fosse cambiato.
In tutto questo, i candidati che si dovranno spostare dalle/verso le aree a livello di rischio alto (zone rosse), per poter accedere nell’area concorsuale, dovranno presentare un referto relativo ad un test antigenico rapido o molecolare, effettuato mediante tampone, non antecedente a 48 ore dalla data di svolgimento delle prove.
Per la UIL scuola tale decisione resta incomprensibile. LA CIRCOLARE DEL MI |
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Fonte dei dati, informazioni, procedure e documenti sono reperibili presso siti web/portali, esterni, ai link» UIL SCUOLA RUA |
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^Fonte» UIL SCUOLA RUA_Cmn_11FEB2021 = RS_2021-01-11» |
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