1.1) Fonte> dal web> MIUR, Comunicato-Documento, 2018-03-27»

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Martedì, 27 marzo 2018

Liceo scienze umane
opzione economico sociale -
Esempi di II prova Esami di Stato 2017/18

Si pubblica un esempio di prova relativo agli indirizzi: LI12, EA08 - SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE

Documenti Allegati
LI12_ES01.pdf
[N.d.R.: sul sito del MIUR, 111 KB]


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Estratto

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MIUR
http://www.miur.gov.it


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Link/siti
esterni
non
collegati

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N.d.R.

1.2) Fonte> dal web> MIUR, Documento, 2018-03-27»

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: LI12, EA08 – SCIENZE UMANE – OPZIONE ECONOMICO SOCIALE
Tema di: SCIENZE UMANE

ESEMPIO PROVA
Società e welfare

PRIMA PARTE
Il candidato, avvalendosi anche degli spunti offerti dalla lettura dei brani proposti, presenti le caratteristiche del welfare italiano evidenziando i cambiamenti intervenuti nel corso del novecento.

“Il Piano Beveridge era un piano pragmatico e funzionale diretto non ai settori guida dell’economia, industria, agricoltura, terziario, mondo finanziario, come accadeva negli Stati Uniti del New Deal, ma a quello della immediata, quotidiana esistenza delle persone. Il governo, presieduto da Winston Churchill, lo aveva annunciato alla Camera di Comuni il 27 gennaio 1942 come iniziativa di una “Commissione interministeriale per le assicurazioni sociali e servizi assistenziali” costituita nel giugno 1941 e alla cui guida era stato chiamato un economista liberale di sessantadue anni, rettore dell’University College di Oxford, Sir William Beveridge. […]

Ai primi giorni di gennaio del 1943 il progetto di “protezione sociale e di politica sociale”, il Welfare State nel senso più razionale e umano del termine, fu conosciuto e se ne iniziò l’esecuzione.

Sono trascorsi esattamente settant’anni, ma l’idea che ha guidato Beveridge e i suoi collaboratori e esperti resta intatta ed attuale. Il piano implicava tre premesse: “sussidi all’infanzia, estesi servizi sanitari e di riabilitazione, mantenimento degli impieghi”. Cioè una riforma politica totale della società. Delle tre premesse è superfluo ricordare l’importanza che ebbe il servizio sanitario nazionale (da esso dipende anche il nostro in vigore). Ma è importante anche la conclusione di Beveridge: “L’abolizione del bisogno non può essere imposta né regalata ad una democrazia, la quale deve sapersela guadagnare avendo fede, coraggio e sentimento di unità nazionale.”

Lucio VILLARI, Quel piano Beveridge che pare scritto oggi, «La Repubblica», 28 gennaio 2013


“Perché si possa parlare di welfare state, e non semplicemente dell’esistenza di una qualche forma di protezione sociale, occorre che lo Stato assuma in modo sistematico la responsabilità per la soddisfazione dei bisogni fondamentali dei suoi cittadini e non solo di alcune categorie, configurando un insieme di diritti sociali. La solidarietà e redistribuzione pubblica integra quella privata-familiare, distinguendosi sia da quella caritatevole sia da quella mutualistica per il suo carattere non discrezionale e tendenzialmente universalistico.”

Chiara SARACENO, Il welfare, Il Mulino, Bologna 2013


SECONDA PARTE
Il candidato risponda a due dei seguenti quesiti:

1. Quali sono state le ragioni che hanno prodotto in Italia la crisi del Welfare State?

2. Quali sono le caratteristiche che distinguono il sistema bismarckiano da quello di Beveridge?

3. Quali differenze esistono tra le prestazioni assistenziali e quelle previdenziali erogate dallo Stato?

4. Dovendo procedere ad un’analisi dei bisogni in ambito sanitario, quale metodologia adottereste e quali cautele nella strutturazione del campione?


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Estratto

Documentazione correlata e/o richiamata»

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