Accesso ai percorsi di abilitazione all'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune
Il parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione sullo Schema di decreto "Procedura straordinaria". |
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Ministero dell’Istruzione Espressione di parere sullo Schema di decreto recante "Procedura straordinaria per esami finalizzata all'accesso ai percorsi di abilitazione all'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune". Approvato il 6 aprile 2020 Premessa La legge 159/2019 ha disposto, contestualmente all’avvio delle procedure concorsuali ordinarie per titoli ed esami, una procedura straordinaria per titoli ed esami per docenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado, finalizzata all'immissione in ruolo del personale precario con tre anni di servizio, e “altresì finalizzata all'abilitazione all'insegnamento nella scuola secondaria”. Seppur l’oggetto dell’attuale parere è solo la procedura concorsuale finalizzata all'abilitazione all'insegnamento nella scuola secondaria, essa risulta di fatto e, per previsione normativa, connessa alle altre due procedure, ovvero a quella ordinaria e a quella straordinaria finalizzata all'immissione in ruolo. Orbene, in via preliminare appare opportuno evidenziare che la procedura concorsuale ordinaria e soprattutto quella straordinaria, finalizzata all’immissione in ruolo dei docenti precari, presentano limiti e criticità che si riverberano anche sulla procedura attualmente oggetto di parere. Si ritiene pertanto utile evidenziare di seguito alcune di queste criticità che riguardano anche la procedura concorsuale straordinaria:
Tali previsioni normative hanno garantito per più anni la funzionalità del sistema scolastico in un ambito particolarmente delicato. Per questi motivi si auspica una conseguente rilettura della legge.
A questi elementi di criticità se ne aggiungono purtroppo altri e ben più sostanziali, conseguenti alla drammatica situazione che sta attraversando il Paese per effetto dell’epidemia da “Covid-19”. Il CSPI, consapevole che il proprio compito è consultivo e propositivo, vista la difficoltà di questo momento, in spirito di collaborazione ed in forza delle competenze presenti al proprio interno, evidenzia che, in previsione della fase post-emergenziale, che non sarà meno critica dell’attuale (in l’Italia e non solo) in quanto si dovrà ricostruire quel tessuto socio-culturale che in questi ultimi mesi è messo a dura prova, ritiene che sia essenziale permettere alle scuole di operare a pieno regime fin dal primo giorno del prossimo anno scolastico. Condizione essenziale per permettere di programmare adeguatamente le attività didattiche e recuperare quanto non è stato possibile realizzare a seguito del lungo periodo di sospensione delle attività è poter contare immediatamente su un organico completo e su un corpo docente stabile e motivato. Pertanto, non si ritiene possibile agire nei termini della programmata ordinarietà in quanto le procedure concorsuali, di cui alla legge 159/2019, pensate per tempi ordinari, non garantiscono affatto gli effetti sopra auspicati per questi tempi straordinari. Ciò sia in ragione delle criticità già sopra evidenziate, ma anche alla luce del fatto che tutte le procedure concorsuali ordinarie sono state sospese per ben 60 giorni (come disposto dal D.L. 17 marzo 2020) e che lo stato di emergenza dichiarato prevede una estensione fino al 31/7/2020. Il CSPI auspica fortemente una riflessione da parte del Ministero in merito alla possibilità di assumere procedure concorsuali le più semplificate possibili, che tengano conto essenzialmente del periodo di servizio già prestato e delle esperienze culturali e professionali possedute dai docenti. Lo stato di emergenza dichiarato consente, nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, di individuare appropriati provvedimenti che permettano l’immediata funzionalità di tutte le scuole del Paese a partire dal 1° settembre 2020, assicurando in ogni classe la presenza di personale stabile, motivato e formato professionalmente, e rendendo effettivo a tutti gli studenti ed alunni il diritto costituzionale all’istruzione. Osservazioni e richieste di modifica Nel merito del presente decreto si avanzano le seguenti osservazioni. a) Nel Preambolo non risultano richiamate le seguenti disposizioni: - Il D.Lgs. 59/17 art. 17, come modificato dalla L. 145/2018. - Il D.L. n. 1 del 9/1/2020 con il quale sono stati istituiti il Ministero dell’Istruzione e il Ministero dell’Università e della Ricerca, convertito con modificazioni in legge n. 12 del 5/3/2020. Articolo 1, c. 1:
Articolo 2:
Articolo 3
Articolo 6: Comitato tecnico scientifico
Articolo 7: Commissioni.
Articolo 11, c. 6
Articoli. 12, c. 2:
Articolo 15 (Disposizioni relative alle scuole con lingua di insegnamento slovena e bilingue sloveno-italiano, alla Regione Val d'Aosta e alle Province di Trento e Bolzano) La formulazione da adottare è la seguente:
Programmi I programmi così come sono stati rivisti appaiono coerenti con una procedura esclusivamente abilitante. Si avanza qualche perplessità riguardo alla possibilità di testare abilità/capacità/competenze inserite nel programma con una prova per test computer based. È auspicabile che questo accertamento sia limitato alla prova orale. Un esempio tra i tanti è la Classe A-59, Tecniche di accompagnamento alla danza e teoria e pratica musicale per la danza. Ecco alcune parti del programma:
Il CSPI ritiene che sia difficile testare conoscenze e competenze su queste parti del programma attraverso una prova computer based. Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione esprime parere favorevole sullo schema di decreto in esame condizionato al recepimento delle richieste avanzate.
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Fonte dei dati, informazioni, procedure e documenti sono reperibili presso siti web/portali, esterni, ai link» Portale MI-MUR ******************************** |
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^Fonte» Web» MI_CSPI_6APR2020 = RS_2020-04-11» |
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