Firmato in attesa delle linee programmatiche che saranno presentate nei prossimi giorni in Parlamento.

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Ministero dell'Istruzione
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Giovedì, 13 febbraio 2020

Ministero dell’Istruzione, firmato l’Atto con le priorità politiche per il 2020. Azzolina: “Al centro le studentesse e gli studenti”
La Ministra Lucia Azzolina ha firmato l’atto di indirizzo politico-istituzionale che definisce gli obiettivi del Ministero dell’Istruzione per l’anno 2020

La Ministra Lucia Azzolina ha firmato l’atto di indirizzo politico-istituzionale che definisce gli obiettivi del Ministero dell’Istruzione per l’anno 2020.

Si tratta del “documento che individua le nostre priorità d’azione, i nostri obiettivi. È un primo passaggio. Seguiranno le Linee programmatiche che presenterò nei prossimi giorni in Parlamento” dichiara Azzolina, che ha dato l’annuncio della firma con un video postato su Facebook, spiegando i contenuti dell’Atto.

“Ho voluto che al primo posto ci fossero le studentesse e gli studenti - spiega la Ministra -. Dobbiamo dare piena attuazione all’articolo 34 della Costituzione, far sì che la scuola sia davvero aperta e inclusiva e che i privi di mezzi possano anche loro arrivare ai più alti gradi dello studio con il nostro aiuto. Servono più risorse per questo, ma ci sono anche tanti fondi che non sono stati spesi e che possono essere recuperati. Dobbiamo pure pensare a una didattica più innovativa e coinvolgente. Abbiamo molte buone pratiche da mettere a sistema. Ci stiamo già lavorando”.

Tra le priorità, anche l’inclusione scolastica: “Dobbiamo aumentare il personale specializzato sul sostegno, fare più formazione e dare rapida attuazione alle nuove norme in materia. Il nuovo ciclo di specializzazione sul sostegno partirà a breve. Eredito una situazione non semplice, ma non mi tiro indietro. Ho insegnato sul sostegno e so quanto sia importante dare il giusto supporto alle famiglie e agli studenti”, prosegue la Ministra.

Il Ministero sta avviando anche “azioni mirate contro la dispersione scolastica che è diminuita, ma non abbastanza”. E soprattutto continua ad essere ancora troppo elevata al Sud e nelle aree più povere del Paese. “La scuola deve tornare ad essere un ascensore sociale. Per me lo è stata, vorrei che fosse così per tutti”, continua.

Per la Ministra è necessario “educare i giovani a una cittadinanza attiva, alla sostenibilità ecologica, sociale, economica promuovere l’innovazione e le competenze digitali: saranno anche queste priorità del nostro Ministero, in raccordo con le scuole. Stiamo chiudendo le Linee guida sull’educazione civica e faremo partire quanto prima la formazione dei docenti. Bisogna diminuire drasticamente la burocrazia, il personale non può essere soffocato da incombenze farraginose che rischiano di distogliere da tutto il resto. C’è tanto da fare, ma vogliamo farlo”.

“Promuoveremo una maggiore alleanza scuola-famiglia nel rispetto dei ruoli di tutti - aggiunge Azzolina -. E la formazione per tutto il personale, compresi gli Ata, sempre dimenticati. Ce n’è davvero bisogno. Daremo regole certe per l’accesso alla professione docente. Bisogna cominciare a programmare davvero i concorsi per evitare che in futuro si ripeta quello che è successo in questi ultimi dieci anni: una cronica mancanza di insegnanti a causa di regole incerte e concorsi a singhiozzo".

“Chiudo con una cosa che mi sta molto a cuore: in questi mesi ho ricevuto centinaia di messaggi da parte di supplenti pagati con pesante ritardo. Da supplente purtroppo era successo anche a me e so che fatica si faccia. Fra le priorità c’è anche il nostro impegno a garantire pagamenti più rapidi nei confronti di chi fa un lavoro importante nelle nostre scuole”, conclude la Ministra.

Documenti Allegati
Atto di indirizzo 2020

[N.d.R.> Documentazione/ Link/ Indirizzi presenti nella nota MI originale e/o disponibili sui siti segnalati *]


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Estratto

Il Ministro dell’Istruzione
ATTO DI INDIRIZZO
POLITICO - ISTITUZIONALE
PER L’ANNO 2020

Finalità

L’atto di indirizzo definisce gli obiettivi che l’Amministrazione centrale dovrà conseguire nel corso dell’anno 2020, avendo a cuore l’unica finalità di riportare gli studenti e il loro futuro al centro del sistema di istruzione del Paese.

Gli obiettivi discendono dalle priorità politiche che saranno di seguito elencate. Essi, pertanto, saranno inseriti nella programmazione strategica del Ministero dell’Istruzione, al fine di essere tradotti in atti amministrativi concreti ed efficaci, diretti a migliorare il servizio che l’Amministrazione centrale rende alla comunità educante e al Paese.

Principi generali

Unitamente all’Atto di indirizzo, la Direttiva generale per l’azione amministrativa e la gestione, che sarà a breve adottata, costituirà il documento base per la programmazione e la definizione degli obiettivi destinati agli uffici dirigenziali del Ministero.

La Direttiva generale, nel prevedere la ripartizione delle risorse destinate a ciascun centro di responsabilità amministrativa, assicurerà il raccordo tra le priorità dell’indirizzo politico definito dal Governo e la programmazione strategica e operativa affidata all’azione amministrativa del Ministero.

Alla Direttiva farà seguito il Piano della performance per il triennio 2020-2022.

Priorità politiche

Sono di seguito elencate le priorità politiche delle quali l’Amministrazione terrà conto per la definizione degli obiettivi strategici e per la conseguente allocazione delle risorse disponibili nel relativo stato di previsione della spesa, definito nella Legge di Bilancio.

1. Lo studente al centro

È necessario un impegno collettivo per la piena attuazione dell’art. 34 della Costituzione, garantendo le risorse professionali, economiche e strumentali a ciò necessarie.

L'istruzione è un bene sociale, un investimento per il futuro del Paese e un servizio essenziale. Rappresenta lo strumento di garanzia imprescindibile per il pieno sviluppo della persona umana nel contesto sociale e culturale di riferimento.

È compito fondamentale del Ministero promuovere politiche idonee a garantire il pieno esercizio del diritto allo studio da parte di tutti gli studenti, in attuazione del dettato costituzionale che impone di rimuovere ogni ostacolo che si frapponga al pieno sviluppo della persona umana e al consapevole esercizio dei diritti di cittadinanza, eliminando ogni forma di discriminazione e consentendo ad ogni studente di raggiungere i gradi più alti dell’istruzione.

Porre lo studente al centro dell’azione del Ministero e, di conseguenza, delle singole istituzioni scolastiche, vuol dire necessariamente saper adeguare – ove occorre – il linguaggio con cui ad esso ci si rivolge. Perché lo studente sia protagonista, è necessario che egli comprenda appieno la proposta formativa che gli viene offerta e tale comprensione non può realizzarsi se non attraverso un coinvolgimento diretto dello studente stesso nella didattica quotidiana, attraverso un ripensamento della metodologia didattica tradizionale, a vantaggio di un modello meno trasmissivo e più appassionante.

Sarà necessario promuovere e diffondere metodologie che superino la lezione frontale e privilegino, anche per le discipline di ambito umanistico, una partecipazione diretta degli studenti nella costruzione del sapere.

L’innovazione didattica – che passa attraverso la capacità progettuale e l’amore per l’innovazione declinate da moltissime scuole sul territorio nazionale, attraverso sperimentazioni già in essere – è la dimensione

fondamentale per il rilancio del sistema di istruzione e il punto di partenza per porre gli studenti al centro della loro esperienza scolastica.

È fondamentale valorizzare appieno l’identità di ciascuno studente; le diverse attitudini, le molteplici potenzialità e capacità siano oggetto di una vera personalizzazione dei percorsi di apprendimento.

2. Inclusione scolastica

L’inclusione scolastica deve essere un impegno costante per garantire la piena integrazione – in ambito scolastico ma anche nel più generale contesto di vita – non solo dello studente il cui percorso di istruzione sia connotato da condizione di disabilità, da specifici disturbi dell’apprendimento o da altre situazioni di svantaggio socio economico, linguistico o culturale, ma anche di quegli studenti ad alto potenziale che necessitano, a loro volta, di strategie didattiche coerenti con la loro speciale condizione.

La realizzazione di questo impegno, da parte del Ministero, si traduce in una:

- azione propulsiva tesa a dare attuazione al dettato normativo e alle previsioni di cui al D. Lgs. 66/2017, affinché si completi la cornice strutturale di rinnovamento entro la quale realizzare il sistema inclusivo nazionale;

- politica tesa all’aumento del personale specializzato e all’incremento del livello di competenza dei docenti attraverso specifica formazione, anche in ambito inclusivo, ricompresa tra gli obblighi contrattuali.

Al fine di assicurare agli studenti con disabilità una maggiore continuità didattica, si opererà per aumentare il numero degli insegnanti di sostegno di ruolo, ricomprendendo il maggior numero dei posti in deroga che ogni anno vengono concessi in più - anche rispetto alla determinazione dell’organico di fatto - in posti all’interno dell’organico dell’autonomia delle singole scuole.

Ulteriore priorità politica risiede nell’accrescimento del livello generale di inclusività della scuola italiana,

attraverso la definizione di percorsi formativi di specializzazione chiari e definiti per mezzo dei quali tutti i

docenti a tempo indeterminato, anche quelli non specializzati, possano acquisire competenze in materia di

didattica e metodologia inclusiva.

Il Ministero promuove e sostiene, inoltre, tutte le iniziative dirette all’ampliamento dell’offerta formativa

delle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento alle azioni in tema di inclusività.

3. Contrasto alla Dispersione scolastica

La recente elaborazione dei dati concernenti la dispersione scolastica su tutto il territorio nazionale, restituisce un quadro d’insieme ancora meritevole di attenzione e interventi concreti, al fine di arginare il fenomeno della dispersione scolastica e dell’abbandono del sistema formativo da parte degli studenti.

Sebbene il fenomeno appaia in lieve diminuzione, infatti, è necessario continuare ad operare attraverso un’azione amministrativa e didattica efficace, per ridurre al minimo i fattori che generano dispersione, in particolar modo su alcuni territori italiani per i quali si evidenziano maggiormente quei divari economici e sociali che generano deprivazione culturale e, di conseguenza, un maggior tasso di dispersione e abbandono.

Nel contrasto alla dispersione scolastica e all’abbandono saranno necessari stanziamenti di risorse economiche finalizzati non solo alla creazione di ambienti di apprendimento maggiormente adeguati, sia sotto il profilo strutturale delle scuole che della dotazione tecnologica, ma anche all’avvio di sperimentazioni metodologiche che sappiano rinnovare la didattica delle discipline, rendendola maggiormente rispondente agli stili di apprendimento dei giovani, e rafforzare gli apprendimenti di base, la cui salda acquisizione costituisce la condizione indispensabile per la prosecuzione degli studi. La Scuola dovrà diventare più attrattiva, costituendo sui territori più deprivati un’alternativa credibile e preferibile a qualsiasi altra proposta non strutturata.

4. Alleanza educativa

È fondamentale difendere il ruolo della Scuola come comunità educante di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni, rilanciando il valore dell’alleanza educativa: scuola, famiglia, ambiente delle comunità locali, attività integrative quali le opere sociali e di assistenza, in una parola tutto quello che, direttamente o indirettamente, contribuisce alla formazione infantile e giovanile deve riscoprire la capacità di progettare e realizzare.

La Scuola e la famiglia costituiscono le principali agenzie educative, alle quali è affidato il compito di educare e formare futuri cittadini liberi e competenti, ciascuna agendo secondo le proprie peculiarità e all’interno delle proprie specificità e competenze. Non può realizzarsi un efficace servizio di istruzione da parte della Scuola se esso non sia supportato da un patto con la famiglia, che non si sostanzia solo nel sostegno materiale ed economico talvolta richiesto, e in alcuni casi necessario, bensì nella condivisione esplicita di sistemi valoriali comuni che tengano al centro lo sviluppo della personalità di ogni alunno.

Attraverso tale alleanza, che il Ministero e le scuole si impegnano a favorire con ogni mezzo di trasparenza, efficacia e tempestività nelle azioni amministrative di propria competenza, la cura dell’interesse del singolo alunno si realizza, in armonia con la cura del gruppo e dell’intera comunità scolastica, tenendo conto dei diritti e dei doveri cui ciascuno è tenuto per propria parte.

Al fine di valorizzare le sinergie della comunità educante, il Ministero avvia un processo di revisione degli Organi collegiali, finalizzato a ridefinirne la composizione e ad attualizzarne i compiti, alla luce delle modificazioni intervenute nell’impianto normativo e nelle sensibilità culturali maturate nel corso degli ultimi venti anni.

5. Valorizzazione e sviluppo professionale del personale scolastico

Occorre promuovere, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, il valore sociale di tutte le professionalità della Scuola per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i princìpi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, e con i princìpi generali dell’ordinamento italiano.

Azione prioritaria del Ministero è costituita dalla promozione della formazione di tutto il personale scolastico, sia in ingresso che in tutto l’arco della vita professionale. Si tratta di un volano strategico necessario per migliorare e innovare concretamente l’intero sistema di educazione e formazione e garantire che la Scuola, in tutte le sue componenti, sia costantemente in grado di affrontare il cambiamento sociale, culturale ed economico, nell’interesse dello studente Vi è la necessità di procedere alla valorizzazione anche del personale ATA, garantendo a ciascuno dei profili una formazione concreta e puntuale sulle aree di rispettiva competenza, ma anche, e soprattutto, sui temi aperti che rappresentano le nuove sfide professionali dei lavoratori. In particolare, si dovrà procedere a una nuova politica formativa per gli assistenti amministrativi che provengono da altri profili, per i quali maggiormente vi è la necessità di formazione in servizio sui temi fondamentali dell’amministrazione scolastica.

Occorre rendere certi e definiti i percorsi di formazione iniziale e di accesso alla professione docente, attraverso procedure di abilitazione e concorsuali stabili nel tempo.

La formazione del personale docente - obbligatoria, permanente e strutturale - secondo la normativa vigente e le linee guida definite dal Piano nazionale per la formazione dei docenti, costituisce una condizione indispensabile per garantire l’efficacia dei percorsi di istruzione, per il cui tramite passa la possibilità di attualizzare la risposta educativa alla domanda delle nuove generazioni, sempre più caratterizzata dalla ricerca di qualità unita a elementi di innovazione.

Sarà necessario, per il personale docente ed educativo, definire all’interno del nuovo Contratto di lavoro il monte ore annuale obbligatorio per la formazione e assicurare, attraverso opportuni monitoraggi, la qualità dell’offerta, ferma restando anche la necessità di implementare, a livello tecnologico, un sistema informatico in grado di contenere la storia formativa di ciascun docente e di farla “colloquiare” con i dati anagrafici relativi al servizio prestato. Ciò al fine di una migliore e sempre più adeguata valorizzazione del personale insegnante.

Il Ministero pone, inoltre, in essere tutti gli adempimenti essenziali al fine di garantire la tempestiva attuazione delle misure in materia di reclutamento del personale delle istituzioni scolastiche previste dal cd. Decreto Scuola.

L’Amministrazione prosegue nelle azioni di supporto della professionalità dei dirigenti scolastici, riconfigurando l’attuale modello di valutazione e formazione in servizio sulla scorta dell’esperienza condotta sui territori. Ciò allo scopo di valorizzare al meglio la dirigenza scolastica e di sostenerla e accompagnarla per tutto l’arco della carriera professionale. Occorre, nel rapporto tra l’Amministrazione e i dirigenti

scolastici, un cambio di paradigma: ferme restando le caratteristiche che connotano il ruolo dirigenziale e le responsabilità ad esso connesse, il Ministero si pone in un atteggiamento di collaborazione mettendo a disposizione, oltre al proprio personale, anche strumenti telematici di aggiornamento e consultazione, come le banche dati relative alla legislazione scolastica e alle sentenze in materia di amministrazione scolastica.

6. La Scuola sul territorio

Tra gli obiettivi del sistema nazionale di istruzione e formazione vi è la promozione di un percorso formativo integrato, che si proponga quale scopo primario la formazione e la crescita personale dello studente, non solo all’interno ma anche all’esterno del contesto scolastico.

Il Ministero e le istituzioni scolastiche autonome si impegnano, secondo le rispettive competenze, a realizzare nuove forme di interazione, attraverso la realizzazione di reti di scopo che coinvolgano una pluralità di attori, quali famiglie, enti locali, associazioni di volontariato, tessuto imprenditoriale, tutti, per quanto di propria competenza, sostanzialmente coinvolti in un rapporto di corresponsabilità educativa.

Il fine è quello di potenziare il livello complessivo dei servizi integrati, offerti sul territorio, da parte degli enti locali e delle scuole medesime, nella declinazione del loro ruolo sociale oltreché educativo.

È opportuno accompagnare un approccio dello studente al mondo delle professioni coerente con il modello economico-sociale del territorio di riferimento e attento alle evoluzioni dello stesso, garantendo percorsi di valore sociale e formativo, prevenendo qualsiasi forma di dissimulato sfruttamento del lavoro.

È necessario valorizzare e rafforzare i percorsi ITS quale leva per il rilancio economico e la riconversione professionale.

È funzionale a ciò intervenire sulle strutture scolastiche per garantire la sicurezza e la funzionalità del patrimonio edilizio esistente facendo ricorso a tutte le forme di finanziamento, nazionali ed europee destinabili, e attuare il concetto di spazi di apprendimento a misura di studenti, anche attraverso l’apertura al territorio del patrimonio edilizio, laboratoriale e sportivo, definendo e delimitando ruoli e responsabilità in materia di sicurezza degli edifici.

7. Identità culturale, cittadinanza, sport, educazione civica

Un obiettivo fondamentale del percorso di istruzione e formazione è rappresentato dall’educazione di ogni

studente alla cittadinanza attiva, alla legalità e al rispetto delle regole.

La funzione della Scuola è anche quella di formare cittadini responsabili, promuovendo la partecipazione piena e consapevole di ognuno alla vita civica, culturale e sociale della propria comunità, oltre alla piena consapevolezza della propria identità storica, culturale e territoriale, presupposto indispensabile per l’affermazione e lo sviluppo della cultura dell’accoglienza e dell’inclusione.

Il Ministero promuove e sostiene iniziative, anche extra-curriculari ed in collaborazione con altri soggetti istituzionali, con il mondo del volontariato, del terzo settore e degli enti locali, incentrate su tematiche quali: il contrasto alle mafie, al bullismo e al cyberbullismo, l’integrazione sociale, la cura del territorio e la tutela del patrimonio culturale, il valore identitario delle comunità territoriali.

Il Ministero programma le politiche nazionali per l’educazione motoria e sportiva, intese come ambito privilegiato di azione per la formazione trasversale dei giovani ai corretti e salutari stili di vita e al rispetto delle regole e delle norme sociali.

A tal fine, il Ministero dà piena attuazione a quanto disposto dalla legge 8 agosto 2019, n. 86, in particolar modo a quanto previsto dall’art. 2, relativamente ai Centri Sportivi Scolastici. L’Amministrazione centrale avvia, inoltre, la necessaria attività istruttoria per poter introdurre, nella scuola primaria, il docente specializzato di educazione motoria.

La legge 20 agosto 2019, n. 92 introduce nelle scuole di ogni grado l’insegnamento trasversale dell’educazione civica. Ai fini di una piena attuazione della norma a regime, a partire dal settembre 2020, il Ministero cura, attraverso un apposito Comitato tecnico scientifico, la redazione delle Linee guida previste dall’articolo 3 della predetta legge, svolgendo un’attività di consultazione degli stakeholder e realizzando attività di accompagnamento per le scuole.

8. Innovazione digitale per la didattica, la semplificazione amministrativa e l’abbattimento della burocrazia per le scuole

La transizione al digitale della Scuola italiana è in pieno sviluppo ed è compito del Ministero accelerarne il processo, attraverso l’implementazione di ambienti di apprendimento innovativi forniti di adeguate soluzioni Il Ministro dell’Istruzione tecnologiche, la promozione di formazione rivolta a docenti, studenti e personale ATA sulle tematiche dell’innovazione digitale.

L’innovazione digitale costituisce, inoltre, un’azione indispensabile a supporto del processo di semplificazione, dematerializzazione, ridefinizione e miglioramento dell’attività amministrativa non solo delle istituzioni scolastiche autonome, ma anche dell’Amministrazione centrale, non da ultimo attraverso l’informatizzazione degli atti e delle procedure.

L’impiego delle tecnologie digitali assume un ruolo determinante anche nel contesto dei rapporti tra l’amministrazione e i cittadini, favorendo l’effettiva attuazione del principio generale di trasparenza dell’azione amministrativa; in questa prospettiva, il Ministero si impegna ad avviare un processo diretto alla razionalizzazione e alla implementazione dei contenuti del proprio sito istituzionale, al fine di garantirne la migliore fruibilità da parte degli utenti.

È necessario ridurre il carico di lavoro delle scuole, attraverso la razionalizzazione delle numerose piattaforme di rilevazione con le quali si interagisce con l’Amministrazione centrale, evitando la duplicazione di adempimenti che comportino l’inserimento della stessa serie di dati più volte; occorre anche razionalizzare le procedure di gestione della carriera del personale, implementando un sistema unico che contempli la gestione del dipendente dal momento in cui entra nell’amministrazione - passando per la valutazione dei servizi - dalle procedure di mobilità ordinaria e straordinaria, della formazione, fino alla cessazione dal servizio, prevedendo una sua diretta interazione.

Il conseguimento dell’obiettivo della semplificazione dell’attività amministrativa non può, infine, prescindere dalla qualità del quadro normativo di riferimento; sulla base di tale presupposto, il Ministero si impegna a dare avvio a un processo di razionalizzazione della normativa vigente in materia di istruzione, a partire dagli ordinamenti scolastici, frutto di interventi di riforma succedutisi negli anni in maniera disorganica e, dunque, non sufficientemente chiara, né idonea a fornire adeguata risposta alle attuali esigenze dell’amministrazione e dei cittadini.

9. Attuazione delle politiche di coesione e dei programmi comunitari e Internazionalizzazione

Occorre porre la massima attenzione nella programmazione comunitaria 2021-2027, dando priorità alla riqualificazione dell'edilizia scolastica, al potenziamento delle dotazioni tecnologiche delle scuole, con un'attenzione particolare alla formazione del personale docente e del personale tecnico e amministrativo, per un maggior rafforzamento e qualificazione professionale dello stesso, al potenziamento delle competenze degli studenti, compresi gli adulti, all'inclusione e al contrasto alla dispersione scolastica.

Attuazione dell'integrazione sinergica del PON "Per la Scuola", con gli interventi a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione e sul Fondo di Rotazione, ivi comprese le risorse relative alla premialità, ex D. CIPE 166/2007, conseguita dal MIUR per il raggiungimento degli Obiettivi di Servizio, nonché il Piano operativo complementare "Per la Scuola" ex D. CIPE 21/2018.

Costituisce priorità politica del Ministero la promozione del processo di internazionalizzazione delle

istituzioni scolastiche.

A tal fine, il Ministero si impegna a promuovere e sostenere:

- iniziative dirette a consentire la partecipazione delle scuole a progetti di portata europea e internazionale e all’instaurazione di relazioni di collaborazione con istituzioni scolastiche di altri Paesi;

- programmi di mobilità, individuale o di gruppo, ed esperienze di studio all’estero, rivolte non soltanto agli studenti, ma anche al personale docente;

- iniziative dirette a migliorare la conoscenza delle culture e delle lingue straniere, a partire dalla scuola dell’infanzia e primaria.

È, altresì, compito del Ministero svolgere attività di indagine in ordine allo stato di attuazione e alla diffusione di progetti di internazionalizzazione, sia in termini di metodologia didattica che sul fronte dell’instaurazione di rapporti bilaterali con istituzioni scolastiche di altri Paesi.

10. Sostenibilità ecologica, sociale, economica

La Scuola è la sede naturale per l’attuazione di progetti educativi sulla tutela dell’ambiente, sulla sostenibilità economica e sociale, sulla cittadinanza globale e la preservazione del patrimonio culturale del nostro Paese.

Costituisce, dunque, impegno prioritario del Ministero:

- sostenere iniziative dirette alla definizione, all’interno delle istituzioni scolastiche, di percorsi cognitivi mirati, ispirati ad un approccio multidisciplinare, diretti alla progressiva acquisizione di consapevolezza rispetto ai temi della sostenibilità, della promozione del benessere umano e della protezione dell’ambiente;

- coordinare progetti educativi diretti a stimolare negli studenti l’interesse e la consapevolezza su tali temi, favorendone l’integrazione con altre iniziative offerte dal contesto sociale e territoriale di riferimento;

- promuovere la sottoscrizione di protocolli d’intesa sui temi della sostenibilità e dell’educazione ambientale, stabilendo sinergie con le istituzioni, gli enti locali e gli altri soggetti presenti sul territorio.

11. Restituzione efficace dei dati ed efficienza nei pagamenti

Nello svolgimento della propria attività istituzionale, il Ministero procede annualmente alla rilevazione di una significativa quantità di dati, concernenti una molteplicità di ambiti e di aree di intervento dell’amministrazione.

La relativa elaborazione è, tuttavia, limitata agli elementi di più immediato impatto sociale ovvero di diretto interesse per gli organi di indirizzo politico e amministrativo, in quanto indispensabili al fine di orientarne l’attività di programmazione strategica in vista della definizione delle priorità di intervento dell’amministrazione stessa.

Nella piena consapevolezza dell’interesse che la predetta attività assume non solo per le istituzioni scolastiche, ma anche per cittadini, istituzioni ed enti pubblici e privati operanti sul territorio, il Ministero, nel più scrupoloso rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali, si impegna a:

- rendere disponibili le basi dati di cui è in possesso;

- predisporre e pubblicare in tempi utili i dossier relativi ai dati di più immediato interesse.

La gravosità delle procedure di competenza dell’amministrazione centrale che hanno un impatto diretto sulla funzionalità delle istituzioni scolastiche genera, talvolta, allarme non soltanto nell’utenza, ma anche nel personale scolastico, che troppo spesso si trova a subirne le conseguenze, anche di natura economica.

Consapevole del disagio che la dilatazione delle tempistiche occorrenti per dare seguito agli adempimenti comporta, il Ministero si impegna a sviluppare procedure semplici, rapide ed efficaci, a partire dall’erogazione degli stipendi.

12. Prevenzione della corruzione, trasparenza e vigilanza

In linea con le previsioni del Piano Nazionale Anticorruzione, del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza e del Piano della Performance, il Ministero si impegna a supportare il processo di programmazione, monitoraggio e valutazione dell’amministrazione e del sistema scolastico, al fine di favorire, nel già richiamato contesto più generalizzato di semplificazione amministrativa, la diffusione di buone prassi improntate a criteri di legalità, efficienza e trasparenza, intesa quale accessibilità totale e integrale fruibilità dei dati nella disponibilità dell’amministrazione.

13. Il Sistema nazionale di valutazione

Il Sistema nazionale di valutazione, istituito dal D.P.R. 80/2013 e attivato a partire dall’anno scolastico 2014/15, rappresenta una opportunità di miglioramento e di accompagnamento per il sistema scolastico. Alla luce delle esperienze già compiute, è necessaria una revisione che semplifichi e armonizzi le procedure, evitando duplicazioni e sprechi, e sottolinei l’obiettivo di individuare le misure necessarie per aiutare le istituzioni scolastiche a migliorare il proprio servizio al Paese e a colmare i divari territoriali.

Relazione tra il presente Atto di indirizzo e la successiva attività di programmazione

Coerentemente con le priorità politiche individuate nel presente Atto di indirizzo, con la Direttiva generale per l’azione amministrativa e per la gestione, saranno definiti gli obiettivi generali che i titolari dei centri di responsabilità amministrativa sono chiamati a conseguire, mediante l’impiego delle dotazioni finanziarie e delle risorse umane e strumentali attribuite alle proprie strutture.

L’attività di programmazione si svolgerà attraverso un processo progressivo che vedrà coinvolti, nella prima fase di traduzione delle priorità politiche in obiettivi strategici e di definizione delle risorse necessarie, l’organo di indirizzo politico e i dirigenti titolari di centri di responsabilità amministrativa e, nella fase successiva, di traduzione degli obiettivi strategici in obiettivi operativi e di specifica allocazione delle risorse, i titolari di incarichi dirigenziali preposti alle strutture organizzative funzionalmente dipendenti da ciascun centro di responsabilità.

In fase attuativa, tutte le strutture del Ministero saranno chiamate ad assicurare la più ampia e costruttiva partecipazione in vista del conseguimento degli obiettivi definiti in fase di programmazione.

Il monitoraggio sull’attuazione degli obiettivi programmatici definiti, in coerenza con il presente Atto di indirizzo, dalla Direttiva generale per l’azione amministrativa e la gestione e dal Piano della performance 2020 – 2022 del Ministero, verrà effettuato - in collaborazione con i centri di responsabilità amministrativa - dall'Organismo Indipendente di Valutazione, sulla base del quadro normativo di riferimento.

L’attività di monitoraggio si concluderà con l’adozione e pubblicazione, entro il 30 giugno 2021, della Relazione annuale sulla performance.

IL MINISTRO
n. Lucia Azzolina


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Estratto

Fonte dei dati, informazioni, procedure e documenti sono reperibili presso siti web/portali, esterni, ai link»

Portale MI-MUR
https://www.miur.gov.it


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Link/siti
esterni non collegati

^Fonte» Web» MI-MIUR_Cmn-Dcm_13GEN2020 = RS_2020-02-13»
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