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MIUR, 16 gennaio 2013, n. 240


 

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

MIURAOODGOS prot. n. 240/R.U./U     Roma, 16 gennaio 2013

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Oggetto: Insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL nei Licei Linguistici - Norme transitorie.

Come noto, nell’ambito della revisione degli ordinamenti della Scuola Secondaria di secondo grado, l’articolo 6, comma 2, del Regolamento emanato con Decreto del Presidente della Repubblica n. 89/2010, introduce nei Licei Linguistici l’insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL già a partire dal terzo e quarto anno del corso di studi. In particolare la norma prevede:

“Dal primo anno del secondo biennio è impartito l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica, compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l’insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica, compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Gli insegnamenti previsti dal presente comma sono attivati nei limiti degli organici determinati a legislazione vigente”.

1 - Requisiti per l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera

Il Decreto Direttoriale n. 6 del 16 aprile 2012 della Direzione Generale per il Personale scolastico (vedi Allegato 1) ha definito gli aspetti caratterizzanti dei corsi di perfezionamento del valore di 20 Crediti Formativi Universitari per l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera secondo la metodologia CLIL rivolti ai docenti in servizio nei Licei e negli Istituti tecnici.

A riguardo si richiama la normativa di riferimento che regola l’accesso ai corsi:

  • il Decreto Ministeriale del 7 marzo 2012, che individua i requisiti per il riconoscimento della validità delle certificazioni delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera del personale scolastico;
  • il Decreto  Direttoriale Prot. n. AOODGAI/10899 del 12 luglio 2012 della Direzione Generale Affari Internazionali, che dettaglia l’elenco degli Enti Certificatori riconosciuti (vedi Allegato 2).

Ai corsi possono accedere i docenti in possesso in alternativa di:

a) certificazioni nella lingua straniera oggetto del corso, rilasciate da Enti Certificatori riconosciuti dai governi dei paesi madrelingua, almeno di livello C1 di cui al “QCER – Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue”, che attestano le abilità ivi previste (Ascolto, Parlato/Interazione, Scrittura, Lettura);

b) competenze linguistiche certificate in relazione alle abilità di cui alla lettera a), di livello B2 del QCER, iscritti e frequentanti un corso di formazione per conseguire il livello C1 del QCER.

Per l’anno scolastico in corso, con la Nota Prot. AOODGPER 2934 del 17/04/2012 della Direzione Generale per il Personale scolastico (vedi Allegato 3), è stato affidato ai Dirigenti Scolastici dei Licei Linguistici il compito di individuare all’interno dei Consigli di Classe, i docenti da destinare alla formazione, in base ai criteri stabiliti dalla succitata Nota.

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2 - Modalità di attuazione dell’insegnamento di una DNL in LS

In concomitanza con l’attivazione dei percorsi di formazione linguistico-comunicativa e di perfezionamento metodologico-didattico di cui sopra, si ritiene opportuno fornire alle Istituzioni scolastiche indicazioni operative per l’introduzione di una DNL in lingua straniera a partire dal corrente anno scolastico, nel quale sono coinvolte, come noto, solo le terze classi dei Licei Linguistici.

Premesso che i percorsi istituzionali di formazione metodologico-didattica saranno condotti a termine presumibilmente solo alla fine del corrente anno scolastico e che solo i docenti che completeranno tali percorsi saranno, a regime, titolari dell’insegnamento di una disciplina secondo la metodologia CLIL, si ritiene opportuno rappresentare alcune modalità operative che permettano una introduzione graduale e flessibile dell’insegnamento di una DNL in lingua straniera secondo la metodologia CLIL, considerato che le attività di formazione richiederanno più anni per soddisfare il fabbisogno formativo.

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3 - Organi e figure di riferimento

Ovviamente l’introduzione della metodologia CLIL comporta il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema scolastico, quali il Dirigente Scolastico, il Collegio dei Docenti, i Dipartimenti, i Consigli di Classe, il docente di disciplina non linguistica, il docente di lingua straniera, il conversatore in lingua straniera e, ove presente, l’assistente linguistico.

3.1.  Il ruolo del Dirigente Scolastico

Il Dirigente Scolastico ha il compito di individuare i docenti con le più elevate competenze sia linguistiche sia metodologiche CLIL da destinare alle prime esperienze di attivazione della DNL in lingua straniera. Tra le sue iniziative può prevedere anche la costituzione o l’adesione ad una rete di scuole che abbia come finalità lo sviluppo di pratiche di insegnamento CLIL.

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3.2. Il ruolo delle Reti di scuole

In questi ultimi anni le scuole in rete hanno operato su vari fronti, mettendo in atto numerose iniziative di formazione linguistica e metodologica, creando situazioni diffuse di sviluppo della metodologia CLIL.

Pertanto sarà fortemente incentivata la costruzione di Reti di scuole, come meglio specificato al punto 4, finalizzate a condividere risorse umane e materiali ed esperienze e, nella migliore delle ipotesi, lezioni CLIL tra classi o gruppi di studenti di scuole diverse.

3.3. Il ruolo del Collegio dei Docenti

Il Collegio dei Docenti ha il compito di definire i criteri per l’individuazione delle discipline da destinare all’insegnamento secondo la metodologia CLIL e attivare i Dipartimenti con indicazioni funzionali alla progettazione di percorsi CLIL, anche in riferimento alle strategie e alle modalità attuative di cui al paragrafo 2.

3.4. Il ruolo dei Dipartimenti e dei Consigli di Classe

I Dipartimenti, ove attivati, sono chiamati a individuare modalità operative e contenuti da sviluppare con la metodologia CLIL, soprattutto nella fase di definizione dei nuclei disciplinari da veicolare in lingua straniera e relative modalità di realizzazione. I Consigli di Classe sono chiamati a lavorare in sinergia e nell’ottica del confronto e del supporto reciproco, in tutte le fasi di progettazione ed implementazione dell’insegnamento della DNL in lingua straniera.


3.5. Il ruolo del docente di lingua straniera, del conversatore di lingua straniera e dell’eventuale assistente linguistico

A livello ordinamentale, per il docente di lingua straniera, il conversatore di lingua straniera, e, ove presente, l’assistente linguistico non è previsto un diretto coinvolgimento attraverso forme di compresenza o codocenza. Va osservato tuttavia che queste figure professionali rivestono un ruolo fondamentale all’interno del Consiglio di Classe, soprattutto per le sinergie che potrebbero essere create con il docente DNL. Esse potranno infatti fornire preziosi ed imprescindibili strumenti per l’analisi del profilo della classe in relazione alle competenze linguistico-comunicative e per una progettazione condivisa e pienamente rispondente ai bisogni formativi degli studenti, oltre a suggerire tecniche e modalità di insegnamento CLIL.

Si auspica quindi, la costituzione di veri e propri team CLIL (docente di DNL, docente di lingua straniera, conversatore di lingua straniera, eventuale assistente linguistico), finalizzati allo scambio e al rafforzamento delle reciproche competenze.

3.6. Il ruolo degli Uffici Scolastici Regionali

Agli Uffici Scolastici Regionali è affidato il compito di favorire la costituzione e la progressiva implementazione delle Reti di scuole per lo sviluppo di pratiche di insegnamento secondo la metodologia CLIL, da sostenere anche con interventi formativi a cura degli Uffici stessi in collaborazione con le strutture universitarie.

4 - La Rete dei Licei Linguistici

Questa Direzione Generale è impegnata nell’attivazione di una Rete nazionale dei Licei Linguistici, finalizzata alla diffusione e al supporto della metodologia CLIL.

La Rete è costituita da una Istituzione scolastica capofila per ogni Regione, a cui sarà affidato il compito di promuovere e coordinare in particolare attività di formazione correlate alla diffusione della metodologia CLIL.

IL DIRETTORE GENERALE
F.to  Carmela Palumbo

Allegati 3:

  1. Decreto Direttoriale n. 6 del 16 aprile 2012 della Direzione Generale per il Personale scolastico.
  2. Decreto  Direttoriale Prot. n. AOODGAI/10899 del 12 luglio 2012 della Direzione Generale Affari Internazionali.
  3. Nota Prot. AOODGPER 2934 del 17/04/2012 della Direzione Generale per il Personale scolastico.


Estratto

Per prendere visione >>>

E-Clil – Norme transitorie

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Ultimo aggiornamento (Giovedì 17 Gennaio 2013 23:24)

 

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