Emanato l'atto di indirizzo con le priorità politiche del Ministero. Da leggere con attenzione, anche nella versione integrale (ad esempio la Priorità politica 5, comma C).

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MIUR, 4 febbraio 2013, Atto di indirizzo



MIUR
Atto di indirizzo concernente l'individuazione delle priorità politiche del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per l'anno 2013

In coerenza con la strategia dell'Unione Europea per il 2020, con il quadro di programmazione a livello nazionale e con le missioni del programma di Governo nei comparti di competenza, il presente Atto di indirizzo per l'anno 2013, in linea di continuità rispetto al precedente, individua le priorità politiche con le relative aree di intervento aggiornate ed integrate.

Esso tiene conto di quanto previsto nella delega in materia di innovazione tecnologica conferita con d.P.C.M. 13 dicembre 2011. L'adozione del presente Atto di indirizzo è da considerarsi urgente ed improcrastinabile: dovendo dare necessario avvio, secondo la tempistica normativamente stabilita, a tutto il processo di pianificazione strategica, in stretto raccordo con il processo di programmazione economico-finanziaria per l'anno 2013 e per il triennio 2013-2015. Esso diventa una rigorosa necessità anche tenendo conto dell' esigenza di assicurare la piena operatività dell' Amministrazione nella prosecuzione delle azioni per l'ottimizzazione della produttività, l'efficienza e la trasparenza dell'Amministrazione, in attuazione del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, nell'ambito del ciclo di gestione della performance.

Priorità politica 1 - Sostegno e potenziamento delle politiche di innovazione tecnologica

Al fine di promuovere lo sviluppo della DigitaI Agenda for Europe, direttamente collegata agli obiettivi della Strategia Europa 2020, il Ministero, in sinergia con gli altri soggetti pubblici coinvolti, ivi inclusa l'Agenzia per l'Italia Digitale, opererà nelle seguenti aree d’intervento:

a) Favorire la diffusione di servizi di e-government e garantire un accesso sempre più ampio dei cittadini ai servizi online. Si dovrà pervenire, in linea. con quanto previsto dal decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito in legge; con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 7 agosto 2012, n. 134, e da decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in legge, con modificazioni dall'art.1 , comma 1, della legge 17 dicembre 2012, n. 221, ad una piena realizzazione delle principali infrastrutture nazionali in materia di e-government da parte delle amministrazioni. In particolare, sarà fondamentale dare concreta attuazione a tutti i sistemi online per assicurare una piena fruizione da parte dei cittadini dei servizi sviluppati dalle diverse pubbliche amministrazioni nell' ottica della riduzione della spesa pubblica e del miglioramento qualitativo dei servizi offerti dalla P A. Essenziale è promuovere un'applicazione diffusa da parte di tutta la P A del nuovo CAD, come da ultimo modificato, in particolare, dal decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179.

b) Realizzare politiche e progetti finalizzati a garantire la piena trasparenza dei dati pubblici (open data). Oltre a consentire una piena accountability dell'azione politica, l'accesso diretto ai dati pubblici ha lo scopo di valorizzare il patrimonio informativo pubblico come insostituibile fonte di conoscenza dei sistemi economici, sociali, geografici e umani, consentendo la creazione di servizi innovativi e lo sviluppo di nuovi modelli di gestione dei beni.

e) Favorire e promuovere le competenze digitali (e-literacy). La possibilità di utilizzare le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), che caratterizzano l'attuale contesto sociale, deve essere prerogativa di tutti i cittadini. Il modo per sviluppare queste competenze nella popolazione passa inevitabilmente dalla scuola sia direttamente che indirettamente, sia attraverso la digitalizzazione dei servizi di interfaccia tra la scuola e la famiglia che attraverso lo sviluppo di metodologie didattiche che utilizzino linguaggi digitali, l'utilizzo di e·book e contenuti digitali per le attività scolastiche anche a casa. Le scuole possono inoltre, diventare esse stesse luoghi per la partecipazione alla società della comunicazione. Il Ministero è anche impegnato, in una logica di modernizzazione nella progettazione di nuovi sistemi di comunicazione e di interazione che, con l'ausilio delle nuove tecnologie, favoriscano il dialogo con i molti soggetti e comunità che hanno l'esigenza di confrontarsi con l'Amministrazione.

Priorità politica 2 - Sviluppo di strategie della crescita, rilancio e valorizzazione della ricerca.

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Priorità politica 3 -Promozione della qualità ed incremento di efficienza del sistema universitario.

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Priorità politica 4 -Promozione del diritto allo studio universitario.

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Priorità politica 5 -Sviluppo delle azioni di valutazione della performance del sistema scolastico con particolare riferimento agli apprendimenti e alle competenze degli alunni.

Nel quadro dell'apprendimento permanente delle persone per tutto il corso della vita, la scuola deve ritornare ad essere uno dei principali motori di sviluppo del nostro Paese attraverso azioni finalizzate a:

a) Completare l'attuazione del sistema nazionale di valutazione, con l'obiettivo di offl1re alle istituzioni scolastiche e formative gli strumenti per definire ed attuare piani di miglioramento della qualità e dell'offerta formativa. Il tutto va. correlato alla necessità di promuovere e sviluppare la cultura della trasparenza, della rendicontazione sociale e del confronto dei risultati in ambito nazionale, europeo ed internazionale.

b) Supportare e potenziare le nuove modalità di formazione iniziale dei docenti del personale docente ed ATA che muova dagli effettivi bisogni formativi di ciascuna categoria professionale, attraverso interventi di e-learning integrato, con la promozione di processi di riflessione “tra pari" nell'ambito delle scuole, centrati sulle concrete esperienze professionali, con particolare riferimento agli apprendimenti in ambienti tecnologici. Tali interventi vanno agevolati dal supporto di una trama organizzata di relazioni con Università, Associazioni professionali e Centri di ricerca -e con un mix ponderato di tecnologie da adottare-capaci di promuovere la “sistematizzazione" delle conoscenze e delle competenze, senza gerarchizzazioni di responsabilità. Fondamentale sarà anche l'avvio di un processo di ammodernamento dei modelli di organizzazione della didattica e di percorsi di sviluppo professionale dei docenti, anche attraverso un confronto costruttivo con le associazioni professionali e le organizzazioni sindacali. In un'ottica di rinnovamento diventa strategico incrementare la mobilità dei docenti all'interno di progetti di formazione in servizio che avviino un processo di internazionalizzazione della professionalità docente.

c) Adeguare la durata dei percorsi di istruzione agli standard europei. Occorre superare la maggiore durata del corso di studi in Italia procedendo alla relativa riduzione di un anno in connessione anche alla destinazione delle maggiori risorse disponibili per il miglioramento della qualità e della quantità dell'offerta formativa,. ampliando anche i servizi di istruzione e formazione.

Priorità 6 -Sviluppo delle azioni di orientamento scolastico e professionale, di educazione alla cittadinanza e alla legalità, di contrasto alla dispersione·scolastica.

Per assicurare una scuola efficiente e di qualità, diventa necessario operare anche nei settori più critici secondo le seguenti macro aree di intervento:

a) Promuovere il recupero delle aree scolastiche .più compromesse e potenziare le azioni di orientamento scolastico e professionale al fine di contrastare la dispersione scolastica. Il sostegno alle aree scolastiche più compromesse deve essere volto, in via principale, a ridurre l'insuccesso formativo, la dispersione e l'abbandono scolastico, a prevenire il disagio giovanile e i fenomeni di tossicodipendenza, a favorire l'integrazione di alunni disabili e di quelli di recente immigrazione. Continuità, sviluppo ed estensione dell'azione prototipale di contrasto alla dispersione (F 3) basata sul partenariato tra scuola, soggetti pubblici e non profit del territorio. Obiettivo: l'abbattimento del tasso di early school leavers fino al 10%. Si rammenta che tale obiettivo è tra le priorità di EU2020 e che la presenza di strategie specifiche al riguardo è tra le condizioni per l'accesso ai fondi strutturali europei 2014/2020.

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Priorità politica n. 7 -Monitoraggio e completamento dell'attuazione della riforma del primo e secondo ciclo di istruzione, nonché dei percorsi postsecondario con particolare riferimento agli ITS.

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Priorità politica n. 8 -Ammodernamento dell~intero sistema scolastico.

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Priorità politica n. 9 -Implementazione e sviluppo di modelli ed interventi di: edilizia scolastica e messa in sicurezza delle scuole.

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Priorità politica n. 10 -Riorganizzazione e ammodernamento del Ministero. Politiche per l'efficienza gestionale.

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