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MIUR, 2 febbraio 2015, N. 837

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Roma MIUR.AOODGOSV.Registro Ufficiale(U).0000837.02-02-2015

Ai Direttori Generali
degli Uffici Scolastici Regionali
Loro Sedi
e, p.c.: Al Capo Dipartimento per la
Programmazione
Ai Direttori Generali
delle Direzioni Generali centrali
Sede

Oggetto: Settimana nazionale della musica a scuola: 11-17 Maggio 2015

Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, seguendo una linea di azione ormai più che ventennale, ha sviluppato anche questi anno scolastico, sia sul terreno degli ordinamenti sia su quello della formazione dei docenti, iniziative di potenziamento, di rilancio e sistematizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado della pratica musicale della quale riconosce la particolare valenza educativa e formativa.

La pratica musicale contribuisce infatti alla crescita equilibrata della persona non solo perché fa sì che la dimensione sonora non rimanga estranea al quadro culturale che in questa crescita si definisce, ma anche perché, attraverso una più armoniosa utilizzazione delle varie capacità della mente umana, favorisce l’apprendimento di tutte le discipline.

Anche le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell' infanzia e del primo ciclo d'istruzione, sottolineano il rapporto forte tra apprendimento pratico della musica e sua fruizione. Peraltro, le stesse Indicazioni, nel fare esplicito riferimento al «livello della produzione» rimarcano che essa può esplicarsi «in particolare, attraverso l'attività corale e la musica d'insieme» attività verso le quali si è rivolta anche quest' anno scolastico la specifica attenzione di questo Ministero con i più recenti provvedimenti relativi all'apprendimento della musica.

Per quanto riguarda i gradi dell'istruzione che seguono il primo ciclo, il Regolamento attuativo dell'obbligo di istruzione, nella parte relativa all'Asse dei linguaggi, fa esplicito riferimento alla musica come elemento costituivo del patrimonio artistico del nostro paese e indica la strada di una «produzione» da parte degli alunni di «testi multimediali» con diretto richiamo alla «elaborazione audio».

D'altro canto, nell'ambito delle competenze chiave individuate nella Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio dell' Unione Europea del 18 dicembre 2006, è chiaramente indicata l'importanza dell'«espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un'ampia varietà di mezzi di comunicazione», tra i quali, in primo luogo, la musica.

Vi è dunque un quadro coerente, nazionale ed europeo, nel quale si inseriscono le iniziative oggetto di questa nota. Un quadro che quest'anno, nell'ambito dei processi di innovazione ordinamentale, ha visto l'ulteriore impegno del Ministero a promuovere quelle iniziative mirate in particolare a restituire il senso di continuità dell'insegnamento della pratica musicale in tutti gli ordini e gradi di scuole. Ne è riprova oltre allo sviluppo dei corsi dei Licei Musicali e Coreutici, l'attuazione del D.M. n. 8 del 31 gennaio 2011 concernente l'attivazione di Corsi di musica nelle scuole del primo ciclo, la pubblicazione delle Linee Guida al D.M.8/11 trasmesse con nota DPTI n. 151 del 17 Gennaio 2014.

Sulla base delle indicazioni e delle proposte pervenute dal Comitato nazionale per l'apprendimento pratico della Musica per tutti gli studenti, presieduto dal Prof. Luigi Berlinguer, il Ministero continua nello sviluppo di programmi di ricerca volti a costruire esperienze di pratica musicale che abbiano il carattere della trasferibilità sul piano didattico e su quello organizzativo, programmi sostenuti, come sopra accennato, da significativi e sempre più estesi interventi formativi che hanno interessato circa 7000 docenti di musica di ogni ordine e grado d'Italia. Il Comitato inoltre ha recentemente proposto un Piano nazionale "Musica nella scuola per la formazione del cittadino" che prospetta un rinnovamento dell' organizzazione qualitativa e quantitativa degli studi musicali in un' ottica sia di verticalizzazione sistematica nei diversi gradi scolastici sia di allargamento nelle diverse tipologie di ordinamento scolastico che chiama a raccolta, intorno alla pratica musicale e alle scuole che vi si impegnano, forze sociali, culturali ed economiche ricche di potenzialità che finora non hanno dato tutti i frutti che avrebbero potuto.

Nel quadro qui delineato si inserisce l'organizzazione anche per il 2015 della "Settimana nazionale della musica a scuola" che viene fissata dall'11 al 17 Maggio 2015. Anche quest'anno l'iniziativa intende favorire per le scuole un ragionato momento di visibilità sul territorio. In questa settimana, infatti, le scuole hanno l'occasione di far percepire alla società l'importanza delle attività musicali che esse realizzano nel corso dell'intero anno scolastico e che, dunque, non si risolvono nella occasione straordinaria della esibizione programmata per la "Settimana della musica", ma trovano in essa il punto di approdo di ordinari percorsi di apprendimento. Percorsi caratterizzati sia da sviluppo continuo, sia da stabile sedimentazione nel curricolo e, di conseguenza, nella crescita personale di tutti gli allievi.

I Direttori Generali degli Uffici scolastici regionali, avvalendosi anche del supporto dei dirigenti degli Uffici di ambito territoriale e dei referenti per le attività nel settore, avranno pertanto cura di promuovere la sensibilizzazione dei Dirigenti scolastici affinché la settimana dall'11 al 17 Maggio 2015 venga dedicata a iniziative nelle quali le scuole possano condividere con i più ampi settori della società le esperienze musicali svolte nel corrente anno scolastico.

L'organizzazione degli eventi è affidata alle libere determinazioni delle istituzioni scolastiche che potranno svolgerli sia all'interno degli edifici scolastici, sia nel territorio; sarà in ogni caso opportuno che, in ragione delle finalità indicate, gli eventi organizzati per questa settimana vedano il coinvolgimento dei genitori e di tutte le forze sociali e culturali esterne alla scuola, tanto pubbliche che private. Solo così potrà determinarsi infatti una sinergia operativa capace di avvalorare e amplificare il senso delle singole manifestazioni.

Gli organi periferici dell'Amministrazione scolastica svolgeranno, in tale direzione, il ruolo di facilita tori delle iniziative sollecitando anche la partecipazione attiva degli enti musicali, dei Conservatori di musica, e di tutti i soggetti pubblici o privati, associati o singoli, operanti sul territorio per la promozione della musica.

Ai referenti regionali per le attività di settore e a quelli provinciali, ove presenti, potrà essere affidato l'ulteriore compito di portare in evidenza al Comitato Nazionale per l'apprendimento pratico della musica per tuti gli studenti quelle esperienze che, muovendosi sulla base dei processi innovativi in atto, possano costituire una significativa testimonianza del lavoro svolto e un utile riferimento per il rinnovamento del sistema scolastico. Inoltre anche nel corrente anno scolastico, questo Ministero, per fornire un concreto segnale dell'importanza strategica che annette alla pratica musicale come fattore educativo dei giovani, promuove a Rieti l'organizzazione della XXVI Rassegna Nazionale di tutte le scuole secondarie di primo grado a indirizzo musicale. La Manifestazione è organizzata dall'Istituto Comprensivo /I A.M.Ricci" di Rieti che ha predisposto pertanto l'allegato Regolamento.

Si confida nello sperimentato spirito collaborativo delle SS.LL. per l'efficace perseguimento delle finalità dell'iniziativa e si ringrazia fin da ora per la preziosa collaborazione.

Il Direttore Generale
Carmela Palumbo


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Estratto

Ultimo aggiornamento (Lunedì 02 Febbraio 2015 21:01)