Lo sostiene un articolo pubblicato sul Corriere della Sera.

La giornalista, Martina Pennisi, ha infatti raccolto la scoperta del marito di una professoressa (a quanto pare un esperto), che ha spiegato alcuni limiti del software, che permetterebbero di dare una sbirciatina a quanto viaggia in rete.

Le argomentazioni sembrano ben documentate.

Vi consigliamo la lettura dell’articolo seguendo il percorso:

Corriere della Sera >   Cultura   >   Scuola >   Truccare il registro? Se è elettronico si può


Corriere della Sera
Per prendere visione  andare sul sito >>
http://www.corriere.it/


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Informatica, scuola e comunicazione

 

Ultimo aggiornamento (Martedì 08 Ottobre 2013 09:33)