Sul decreto legge che darebbe anche attuazione alla sentenza della Corte costituzionale in materia di indicizzazione delle pensioni.

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1) Documentazione
CdM, 18 maggio 2015,
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Governo : Comunicati stampa del Consiglio dei Ministri
Consiglio dei Ministri n. 64

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18 Maggio 2015

Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, lunedì 18 maggio 2015, alle ore 12.40 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti.

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DECRETO LEGGE IN MATERIA DI AMMORTIZZATORI SOCIALI E PENSIONI

Su proposta del Presidente Renzi e dei Ministri del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti e dell’economia e delle finanze Pietro Carlo Padoan, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge in materia di ammortizzatori sociali e di pensioni che dà, tra l’altro, attuazione alla recente sentenza della Corte costituzionale in materia di indicizzazione delle pensioni.

Questi i punti salienti del decreto legge:

al fine di dare attuazione ai principi enunciati nella sentenza n.70 del 2015 della Corte costituzionale e nel rispetto dei principi di equilibrio di bilancio e degli obiettivi di finanza pubblica, assicurando al tempo stesso la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni per garantire i diritti civili e sociali,

il provvedimento riconosce, per il 2012-13, ai trattamenti pensionistici superiori a tre volte i trattamenti minimi, una parziale rivalutazione in base all’inflazione, graduata in funzione decrescente per fasce di importi pensionistici fino a sei volte il trattamento minimo, con decorrenza primo settembre 2015;

gli arretrati invece saranno pagati in un’unica soluzione il 1° agosto prossimo, per un ammontare medio di oltre 500 euro a pensionato, importo che sarà maggiore per le pensioni comprese tra 3 e 4 volte il minimo e inferiore per le pensioni comprese tra 4 e 6 volte il minimo stesso.

L’onere è pari, per il bilancio pubblico, per effetto degli arretrati, a 2 miliardi e 180 milioni di euro per il 2015 e, a regime, a 500 milioni dal 2016 in poi.

La platea dei destinatari, con pensioni superiori a tre volte il minimo e non superiori a sei, è di 3,7 milioni di pensionati;

in materia pensionistica sono anche previsti un intervento che consente all’INPS di anticipare al 1° giorno del mese il pagamento delle pensioni e un ulteriore intervento che protegge il montante contributivo, per il calcolo delle future pensioni, dalla caduta del PIL che si è verificata negli anni passati.

In materia di ammortizzatori sociali sono poi previsti il rifinanziamento per 1 miliardo di euro degli ammortizzatori in deroga per il 2015 (mobilità e cassa integrazione) e il rifinanziamento dei contratti di solidarietà per 70 milioni di euro.

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Estratto

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Ultimo aggiornamento (Martedì 19 Maggio 2015 06:14)