Se vogliamo più educazione scientifica raccontiamo queste ricerche a bambine e bambine, studentesse e studenti. Sarà merito degli insegnanti e dei divulgatori trovare il modo giusto.

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1) Documentazione (sito esterno)
Fonte: CNR, CS, 14-09-2017
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CORILA
Consorzio per il coordinamento
delle ricerche inerenti
al sistema lagunare di Venezia
Comunicato stampa

I pesci robot alla conquista dell’Arsenale 

EU-FET subCULTron, progetto finanziato dall’Unione Europea (Horizon2020), che vede il coinvolgimento degli scienziati di 6 nazioni con la partnership italiana formata da ISMARCNR, CORILA e dalla Scuola Superiore Sant’Anna, ha individuato nello spazio della darsena grande dell’Arsenale di Venezia l’habitat perfetto per il test di robot subacquei. Lo scopo del progetto è sviluppare e realizzare 120 pesci/robot interconnessi tra di loro.

Questi pesci robot costituiscono un’applicazione innovativa dell’intelligenza artificiale individuale e collettiva che porta ognuno di loro ad agire come fosse in un vero e proprio
banco di pesci in natura. Gli scienziati facenti parte del consorzio, coordinati dal prof. Thomas Schmickl, dell’Università di Graz, sono stati in grado di creare un sistema di robot che recepisce i cambiamenti dell’ambiente in cui si trova, adattandovisi e raccogliendo i dati relativi all’habitat subacqueo anche per lunghi periodi di tempo.

Venerdì 15 settembre nelle acque dell’Arsenale è stato possibile vedere, e toccare con mano i primi prototipi delle tre tipologie di robot realizzati:

- aMussel (mitili artificiali), cilindri della lunghezza di 50 cm e del peso di circa 2 kg,

che rappresentano la memoria collettiva a lungo termine del sistema permettendo la memorizzazione dei dati. Durante la dimostrazione i mitili si sono adagiati sul fondo della Darsena Grande. Hanno raccolto dati fisici relativi e individuato agenti biologici come alghe, plancton e pesci.

- aFish (pesci robot). Questi pesci “intelligenti” hanno il compito di monitorare ed esplorare l’ambiente marino dando input (ordini) dall’operatore e comunicando con le altre tipologie di robot. I pesci robot si muovono autonomamente in acqua come un vero e proprio banco di pesci. Ognuno di loro, in maniera individuale, raccoglie dati che comunica al gruppo, innescando un comportamento collettivo dell’intero banco.

- aPad (ninfee artificiali), sono la piattaforma di appoggio per le due tipologie precedenti di robot acquatici: li trasportano in una posizione definita da coordinate GPS rimanendo in contatto con le reti satellitari e di telefonia mobile. Accumulano energia mediante i pannelli di cui sono rivestiti e grazie a questa energia ricaricano gli aMussel e gli aFish.

Le ninfee galleggiano sulla superficie dell’acqua della Darsena Grande: da esse è partito un input ai mitili artificiali che si sono autonomamente affondati per adagiarsi sul fondo della darsena. Contemporaneamente, i pesci robot si sono immersi ed hanno raggiunto i mitili artificiali. Da terra è stato dato l’ordine, mediante un telefonino, di fotografare il fondo marino e sullo stesso telefonino, in tempo reale, sono apparse le immagini. Le caratteristiche dei robot ed il funzionamento del sistema sono stati illustrati ai presenti dal porf. Thomas Schmickl, il dott. Cesare Stefanini della Scuola Superiore di Sant’Anna (Pisa) ha illustrato le potenzialità dell’utilizzo di un tale sistema nella laguna di Venezia e come un progetto integrato come questo si sia avvantaggiato di una collaborazione a scala europea. L’ing. Pierpaolo Campostrini direttore di CORILA ha spiegato come il compito dei ricercatori veneziani di ISMAR, CORILA e Ca’ Foscari sia stato quello di mettere a disposizione dei colleghi le conoscenze del comportamento reale dell’ecosistema lagunare di Venezia. Esse sono risultata essenziali sia per ingegnerizzare adeguatamente i robot, sia per stabilire le “missioni” che possono essere affidate al sistema.

Il sistema di robot infatti potrà essere impiegato nei canali veneziani per implementare con metodi innovativi la ricerca sulla biodiversità e per altre funzioni. In futuro si svilupperanno applicazioni in ambiente marino aperto con nuovi sensori e nuovi algoritmi bio inspirati. Il fatto che sia stata scelta Venezia ed individuato l’Arsenale il sito per i test dei robot è un’ulteriore dimostrazione del livello di eccellenza della ricerca veneziana nel campo degli ecosistemi acquatici e di come Venezia ispiri sempre nuovi percorsi di conoscenza.

Dal sito del CORILA*

... CORILA è un'associazione tra l'Università Ca’ Foscari di Venezia, l'Università IUAV di Venezia, l'Università di Padova, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale. E' legalmente riconosciuta, senza fine di lucro ed è vigilata dal Ministero dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca. CORILA promuove e coordina l'attività di ricerca, anche internazionale, avente come riferimento la laguna veneta. A tal fine promuove il confronto con la comunità scientifica internazionale, raccoglie gli elementi informativi del sistema fisico, territoriale, ambientale, economico e sociale della Laguna e degli insediamenti lagunari, elabora e gestisce in modo integrato tali informazioni, svolge progetti scientifici di ricerca interdisciplinari relativi ai problemi della Laguna di Venezia, cura la massima diffusione della ricerca volta agli aspetti conoscitivi per la soluzione di problemi reali. La sede dispone di uffici, una sala riunioni-biblioteca e laboratori per le applicazioni informatiche, ed è connessa alla rete a banda larga GARR delle Università e degli Enti Pubblici di ricerca. ..


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Estratto

Fonte dei dati, informazioni, procedure e documenti sono reperibili presso i siti web/portali, esterni, ai link*»

CORILA
www.corila.it

Università IUAV di Venezia
http://www.iuav.it/homepage/

Università di Padova
http://www.unipd.it/

Consiglio Nazionale delle Ricerche
https://www.cnr.it/

Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale
http://www.ogs.trieste.it/


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Link/siti
esterni
non
collegati

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Ultimo aggiornamento (Giovedì 21 Settembre 2017 09:41)