Presso la libreria l'Altracittà sabato 25 novembre alle 20,30 Roma, via Pavia 106
Un cervello sempre giovane Mantieni la tua mente in forma con le scoperte delle neuroscienze Sperling & Kupfer
Stefano Farioli Vecchioli, ricercatore dell'Istituto di biologia cellulare e neurobiologia, Ibcn-Cnr Elisabetta Muritti, giornalista Modera Sandro Iannaccone, giornalista di Galileo.
Il volume spiega come applicare le ultime scoperte delle neuroscienze al nostro stile di vita per frenare l’invecchiamento cerebrale e il declino cognitivo e favorire la nascita di nuovi neuroni nel cervello adulto.
Il libro verrà presentato a Roma sabato 25 novembre alle 20,30, presso la libreria l'Altracittà in via Pavia 106 (zona Policlinico/Piazza Bologna) – Roma.
La presentazione sarà preceduta dalla proiezione del cortometraggio ‘Il sorriso di Candida’ dedicato al tema dell’Alzheimer.
Parteciperanno Farioli Vecchioli e gli autori del corto, Rita Bugliosi, giornalista dell’Ufficio stampa del Cnr, e Angelo Caruso, regista e film maker
Modera Sandro Iannaccone, giornalista di Galileo.
Scheda libro “Un cervello sempre giovane” Mantieni la tua mente in forma con le scoperte delle neuroscienze Stefano Farioli Vecchioli, Elisabetta Muritti Editore: Sperling & Kupfer Collana: I grilli Anno edizione: 2017 Pagine 238 p., Brossura EAN: 9788820062743 Disponibile anche: Formato Kindle [Basato sull'edizione stampata, ISBN 9788820062743]
Motivazioni alla lettura [brevi estratti]
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- L’importante è dedicarsi a un ragionevole lifelong learning, a un apprendimento continuo di materie e competenze, che siano intellettuali (cimentarsi con una lingua straniera, per esempio) o fisiche (la danza fa benissimo, non occorre far volteggiare birilli e piattini). Consapevoli di aumentare così le nostre connessioni neuronali. Ma la neuroplasticità non è l’unico strumento di cui si è dotato il cervello per mantenersi giovane e resistere allo scorrere degli anni. C’è anche la neurogenesi, che è invece il processo cellulare che porta alla nascita e alla propagazione di nuovi neuroni a partire dalle cellule staminali nervose. Nella maggior parte degli esseri viventi la neurogenesi avviene soprattutto durante lo sviluppo embrionale. Senonché, da pochi decenni è stata identificata una neurogenesi anche in regioni precise del cervello adulto dei mammiferi.
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- Insomma, gli Omega 3 potenziano il cervello in crescita, ma secondo alcuni ricercatori (e qui si torna al rapporto MeDi-malattie neurodegenerative oggi tanto indagato) il DHA potrebbe «neuroproteggere» anche dall’Alzheimer. A tal proposito, numerosi studi stabiliscono un legame diretto tra una dieta eccessivamente ricca di zuccheri e un decremento sostanziale delle prestazioni legate all’apprendimento e alla memoria, molto probabilmente causato dalla diminuita efficienza dell’attività sinaptica. Tra le cause scatenanti c’è l’instaurarsi di una resistenza all’insulina (l’ormone che ha il ruolo di mantenere in equilibrio i livelli di zucchero nel sangue e di favorirne il trasporto all’interno delle cellule) in regioni specifiche del cervello, quali l’ippocampo e il lobo temporale, che rappresentano i bersagli principali dei processi neurodegenerativi tipici dell’Alzheimer.
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- Dunque, una corretta alimentazione e un esercizio fisico regolare e ragionevole sono fondamentali ma non bastano. Per tonificare il cervello in vista degli anni che passano è necessario anche un regime nutriente di attività cognitive. Parole crociate, Sudoku, un romanzo alla settimana, poesie a memoria, un diario pieno zeppo di annotazioni, cinema, viaggi: va tutto bene.
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- Da un punto vista squisitamente funzionale, suonare uno strumento aumenta il quoziente intellettivo, le abilità verbali e le prestazioni cognitive. Il perché è facilmente intuibile: fare musica implica infatti l’abbinamento tra percezione e azione, grazie alla mediazione delle regioni sensoriali, motorie e multimodali (aree corticali dove vengono integrate le informazioni in entrata), che sono distribuite in ampie regioni del cervello. Inoltre è un’attività che richiede una serie di competenze molto specifiche, tra cui leggere un complesso sistema simbolico e tradurlo in un’attività motoria sequenziale e bimanuale, memorizzare lunghi passaggi musicali e sviluppare movimenti molto precisi.
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- Secondo la teoria del cervello sociale, la dimensione della nostra corteccia prefrontale aumenta con il crescere del gruppo sociale a cui apparteniamo, in modo tale da assicurare mantenimento e gestione ottimale del numero di relazioni necessarie per una stabile e pacifica convivenza. Il gruppo sociale perfetto per un essere umano dovrebbe annoverare circa centocinquanta persone, con le quali condividere le esperienze comuni. In sintesi: una vita intellettualmente stimolante, piena di amicizie, ricca di sorrisi e abbracci – entrambi aumentano i livelli di ossitocina! –, abbinata a una relazione di coppia felice dal punto di vista emotivo, intellettuale e fisico, in modo da tenere sempre alti i livelli di dopamina, rappresenta il miglior modo per mantenere il cervello giovane e attivo e allontanare il più possibile i segni dell’invecchiamento fisico e cerebrale.
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Fonte dei dati, informazioni, procedure e documenti sono reperibili presso i siti web/portali, esterni, ai link»
CNR https://www.cnr.it
CNR, Presentazione del volume 'Un cervello sempre giovane'
https://www.cnr.it/it/nota-stampa/n-7784/presentazione-del-volume-un-cervello-sempre-giovane
Istituto di biologia cellulare e neurobiologia, Ibcn-Cnr http://www.ibcn.cnr.it/index.php/it/
Galileo, Giornale di scienza e problemi globali https://www.galileonet.it/
Sperling & Kupfer, L'editore http://www.sperling.it/libri/
Sperling & Kupfer, Il libro http://www.sperling.it/un-cervello-sempre-giovane-stefano-farioli-vecchioli/
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