Le richieste e le proposte.

 

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Comunicato, 20 gennaio 2012

 

 

Le Organizzazioni Sindacali Regionali della Scuola, FLC-CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL, Federazione GILDA UNAMS, riconoscono alla Regione Toscana l'impegno per l'attivazione del tavolo comune istituito negli ultimi anni, tuttavia pongono il problema relativo alle relazioni sindacali e al dimensionamento.

Essendo prerogativa della Regione il dimensionamento della rete scolastica, le OO. SS. evidenziano che confermare i dimensionamenti così come proposti in una Regione che è la più virtuosa d'Italia, senza avere la garanzia che le risorse eventualmente risparmiate restino al territorio, significa permettere ad altri di usufruire indirettamente della capacità di programmazione della Toscana e consegnare i risparmi di personale a chi sicuramente effettuerà delle deroghe.

I Sindacati Scuola della Toscana ritengono necessario difendere l'organico regionale programmando, proponendo modifiche a tabelle e regolamenti, modificando solo il necessario e valutando l'opportunità di un Organico Funzionale.

A seguito dell'analisi del piano regionale di dimensionamento per l'a.s. 2012-13, le OO. SS. pur prendendo atto che alcuni interventi di dimensionamento troppo spinti non sono stati realizzati, evidenziano che quanto programmato rischia comunque di accentuare le criticità già presenti nelle scuole Toscane, in particolare:

1.         Continua l'emergenza degli organici A.T.A. i tagli dovuti al dimensionamento accentuano la carenza di personale, aumentata anche dai tagli agli "appalti" non sostituiti dal reintegro di personale, non risolvibili nonostante 100 collaboratori aggiunti;

2.         La mancanza di garanzia che l'organico eccedente rispetto al dimensionamento resti nel territorio con particolare penalizzazione per Dirigenti scolastici, Direttori amministrativi, Assistenti e Collaboratori scolastici.

Le scriventi OO. SS., nel considerare positivamente che la Regione Toscana abbia assunto il parametro 1000 come parametro medio regionale per gli Istituti Comprensivi, rilevano che non in tutte le province si è tenuto conto di questo criterio e pertanto ritengono necessario rivalutare la possibilità di procedere con gradualità agli interventi programmati nelle situazioni in cui si generano squilibri sul territorio.

Istituti Comprensivi sovradimensionati sono di difficile gestione e di dubbia efficacia. Il Comprensivo correttamente inteso si basa su un'idea di progetto didattico basato sulla continuità tra il primo e secondo ciclo e non può essere contraddetto da una struttura organizzativa fatta da una miriade di plessi non più organicamente inseriti nel territorio.

Un piano di dimensionamento che applica gli automatismi numerici senza considerare le caratteristiche del territorio, produce un impoverimento nelle scuole in termini di nuovi tagli al personale: Dirigenti Scolastici, personale AT A, Docenti. Un tale piano mette in difficoltà le famiglie che si trovano a spostare i propri figli da una Direzione a un Istituto Comprensivo magari distante e crea indebolimento delle scuole pubbliche. Il "Dimensionamento" deve essere inserito dentro un progetto integrato di sviluppo del territorio che tenga conto di tutti gli aspetti, urbanistici, viari, socio assistenziale, sanitari e dei servizi educativi: chiediamo che attraverso le Conferenze Zonali si sviluppi una vera concertazione sociale e si individuino i bisogni dei cittadini di ogni territorio, individuando la qualità migliore con le risorse possibili.

Per quanto riguarda gli Istituti Secondari di Secondo Grado le OO. SS. considerano positivamente il mantenimento dell'autonomia di Istituti sottodimensionati che salvaguardano attività specifiche sul territorio, ma esprimono preoccupazione per la gestione di tali istituti lasciati alla reggenza sia per quanto riguarda la figura del Dirigente Scolastico, sia del Direttore Amministrativo.

In merito a quanto avvenuto per la definizione del piano di dimensionamento 2012-13 le OO. SS.

CHIEDONO

a.         Il rispetto delle regole in merito al coinvolgimento delle OO. SS. (vedi legge reg. 3212002) in sede di definizione dei piani programmatici a partire dalle Conferenze Zonali;

b.         La piena attuazione di una concertazione con i Sindacati sulle materie inerenti la scuola, con particolare attenzione a quelle che riguardano il personale per effetti anche del dimensionamento.

Pertanto invitano la Regione Toscana a modificare la propria legislazione per avviare un effettivo percorso pienamente rispettoso della concertazione.

CHIEDONO

ALL'UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE
ALLA REGIONE TOSCANA

Un impegno comune per la salvaguardia dell'organico, anche nell'ottica di richiederne un ampliamento legato a parametri oggettivi non accolti negli anni precedenti.

Le OO. SS., considerando l'aumento storico degli alunni (per il prossimo anno scolastico si prevede un aumento compreso tra 4.000 e 6.000 alunni) e quello derivante anche dalla statalizzazione dell'istituto L. Da Vinci di Firenze (necessità di aumentare in organico di diritto di Firenze i 180/200 posti derivanti proprio dalla statalizzazione), ritengono sia necessario un aumento di organico di oltre 400 unità di personale docente, 200 unità di personale ATA. In assenza di questo incremento, con gli attuali parametri, non sarebbe garantito il servizio alle famiglie e al territorio.

 

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UIL Scuola Pisa

 

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Ultimo aggiornamento (Venerdì 20 Gennaio 2012 20:53)

 

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