Che “ha preso chiara posizione, rappresentando preoccupazioni e timori di una riduzione dei diritti sociali.

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Federazione UIL Scuola RUA
Roma, 10 aprile 2019

No alla regionalizzazione:
l’impegno della Confederazione a sostegno della raccolta delle firme

La UIL ha preso chiara posizione, rappresentando preoccupazioni e timori di una riduzione dei diritti sociali, nei confronti della regionalizzazione che alcune regioni (Emilia Romagna, Veneto e Lombardia) propongono con il nuovo modello di autonomia differenziata.

Diverse categorie, più direttamente coinvolte in tali processi, hanno assunto iniziative specifiche di analisi e di contrasto ad una deriva che mina le basi della nostra democrazia ignorando volutamente i principi costituzionali di unità nazionale.

Tra queste la FEDERAZIONE UIL SCUOLA RUA ha avviato, insieme alle altre organizzazioni sindacali della scuola, una sottoscrizione diffusa online e in cartaceo che coinvolge i lavoratori del settore, le famiglie e l’intera società civile contro il rischio di differenziare l’offerta formativa.

Con la trasformazione di questo disegno in realtà si perderebbe il valore della politica nazionale sull’istruzione che, invece di rispondere al Parlamento, attraverso il Governo ed il ministro, vedrebbe il “controllo politico “ del Consiglio regionale.

L’autonomia differenziata prefigura, infatti, anche organici del personale calcolati in base a parametri discrezionali, divieto di mobilità territoriale da una regione all’altra, retribuzioni e organizzazione del lavoro differenti facendo venire meno anche il ruolo della contrattazione nazionale, oltre che programmi e materie di insegnamento.

Anche l’impatto dell’azione sindacale nazionale verrebbe meno mentre gli effetti sugli strati più ampi della popolazione che in ogni momento della vita si avvantaggiano delle pari opportunità di accesso all’istruzione e alla formazione ne risulterebbero limitati.

In un colpo solo si arriverebbe all’azzeramento della mobilità sociale a cui la scuola ha dato un senso particolarmente importante, consentendo ai più deboli economicamente di arrivare, come dice la Costituzione, ai più alti livelli di studio e, di conseguenza, alle professioni.

Ciò ci induce ad attivare un’azione sindacale confederale che vuole essere anche culturale e di valenza politica significativa.

Nota firmata da Pino Turi e Pierpaolo Bombardieri.

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No alla regionalizzazione della scuola: io ci metto la firma
Ecco come aderire all’appello e alla raccolta firma lanciata in queste settimane dai sindacati scuola contro ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione:

ON LINE*
È possibile aderire cliccando sul link: firma on line
[N.d.R.> Documentazione/link allegata alla nota UIL Scuola e/o disponibili sui siti segnalati*]

FIRMA SU CARTA*
Nel link il modulo per la raccolta
http://uilscuola.it/no-alla-regionalizzazione-della-scuola-ci-metto-la-firma/*

[N.d.R.> Documentazione/link allegata alla nota UIL Scuola e/o disponibili sui siti segnalati*]


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Estratto

Fonte dei dati, informazioni, procedure e documenti sono reperibili presso siti web/portali, esterni, ai link*»

UIL Scuola
www.uilscuola.it

UIL Scuola
Dove


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Link/siti
esterni
non
collegati

^ Fonte» UIL Scuola_Info_10apr19=RS_2019-04-12
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Ultimo aggiornamento (Venerdì 12 Aprile 2019 19:34)

 

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