La politica di sviluppo del Paese, anche in relazione alla situazione e alle politiche intraprese dagli altri paesi europei, passa attraverso una politica di investimenti e sostegno dell’istruzione.  
 


Porre fine alla politica dei tagli, intervenire con misure strutturali per evitare il formarsi di nuovo precariato, assicurare stabilità e continuità alle scuole: sono alcune delle proposte che la Uil Scuola sottopone al Governo.

 

E’ vero il ministro ‘ha ereditato’ il problema precariato ma se si limita ad una minima gestione dell’immediato (con poche assunzioni, nessun bando di concorso) il risultato è che ogni anno il numero dei precari utilizzati per far funzionare la scuola aumenta e con esso le responsabilità del ministro.
La questione precariato non può essere risolta né nelle aule giudiziarie, né in modo burocratico attraverso i ‘sacerdoti’ delle norme.
Occorrono decisioni politiche per risolvere positivamente una situazione che viene presentata come  una matassa di cui non si trova mai il bandolo. Va superata l’idea che ‘non facendo nulla’ le cose non peggiorano. E’ proprio il contrario. Secondo la Uil Scuola servono interventi strutturali:

  • Immissioni in ruolo sui posti vacanti in organico di diritto

  • Organico funzionale pluriennale a partire dal 2012 – 2013, con incarichi pluriennali

  • Concorsi per le materie e i posti dove sono esaurite le graduatorie con fase transitoria riservata al personale con 360 giorni di servizio

  • Reiterazione del decreto salva-precari

  • Impegni sul sostegno del sistema di istruzione e sui processi di innovazione

  • Riforma degli organi di gestione della scuola puntando su reti di scuole.

Dal 2012 non più tagli  – aggiungono dalla Uil Scuola - dopo anni di continue contrazioni di organico, occorre dare stabilità alla scuola e puntare al sostegno dell’innovazione e alla valorizzazione delle professionalità.

Dalla conferenza nazionale dei segretari regionali emerge la richiesta di un impegno del ministro a garantire per il prossimo anno scolastico anche sulla base di quanto fissato nel decreto sugli organici rispettando il numero massimo di alunni per classe, il numero di alunni in presenza di disabili, la presenza di personale in misura adeguata per garantire la sicurezza e il funzionamento.

Sono queste -  a parere della Uil Scuola – le condizioni di partenza da rispettare per garantire il buon funzionamento delle scuole. Partendo da questi aspetti, si può impostare un patto per la scuola che sostenga i processi di innovazione e favorisca la modernizzazione.

DOCENTI

posti disponibili
per le nomine in ruolo 2011/2012 

Posti vacanti dopo
le immissioni in ruolo
 2010/11

Riduzione organico
di diritto
2011/12

Pensionamenti
2011/12

Posti disponibili
per le nomine in ruolo*
2011/12

TOTALI

+ 22.694

- 19.699

+ 27.376

+ 30.371*

* Si tratta di un ordine di grandezza complessivo. Per avere un quadro di maggiore dettaglio occorre attendere l’incidenza dei tagli, dei pensionamenti e dei trasferimenti sui vari ordini di scuola e sulle varie classi di concorso.

 

PERSONALE ATA

posti disponibili per le nomine
in ruolo
2011/2012 

Posti vacanti dopo le immissioni in ruolo
2010/11

Riduzione
di organico di diritto
2011/12

Pensionamenti
2011/12

Posti disponibili
per le nomine in ruolo
2011/12

TOTALI

+ <41.891

- 14.166

7.324

+ 35.049

 

Questo anno stanno lavorando con contratto a tempo determinato:

  • 23.515 docenti su posti di organico di diritto

  • 89.252 insegnanti su posti di organico di fatto

Per il personale Ata:

  • sono circa 15 mila le persone che lavorano con contratto a tempo determinato su posti di organico di diritto.

  • sono circa 30 mila le persone i supplenti su posti di organico di fatto. 

Comunicato della >>>

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Ultimo aggiornamento (Venerdì 15 Aprile 2011 01:02)

 

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