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UIL Scuola, 20 Marzo 2014; Documento


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Sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni

DDL n. 1260 | Audizione al Senato

7ª COMMISSIONE
Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport
Senato della Repubblica

Audizione   DDL n. 1260
Sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni

20 Marzo 2014


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Estratto

UIL Scuola
Documento presentato e illustrato alla 7° Commissione del Senato
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UIL Scuola

7ª COMMISSIONE
Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport
Senato della Repubblica
Audizione DDL n. 1260
(Sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni)

Memoria UIL Scuola

A parere della UIL Scuola si tratta di un provvedimento che va nella direzione giusta: promuove il raccordo di due sistemi secondo un impianto di ottimizzazione delle intese e delle risorse per ampliare l’offerta educativa per i bambini da 0 a 3 anni e quella di istruzione per i bambini da 3 a 6 anni, con l’obiettivo di colmare vuoti ampiamente presenti nel territorio nazionale, in coerenza con le raccomandazioni che il Consiglio d’Europa ha proposto ai paesi membri.

Garantire a tutti i bambini l’accesso ad opportunità educative e scolastiche di qualità per rimuovere le cause dell’esclusione sociale, prevenire la dispersione scolastica e l’abbandono, favorire i processi di longlife learning, sono obiettivi di cui farsi carico anche per intervenire sugli effetti che la crisi determina sulla qualità della vita dei bambini quali soggetti deboli. Particolarmente importante risulta il principio che i diversi servizi costituiscono una risposta al diritto esplicito della persona e non siano più annoverati tra i servizi pubblici a domanda individuale, connessa a bisogni differenti di bambini e famiglie.

La Uil Scuola ritiene auspicabile, e da supportare concretamente, l’ esclusione dal patto di stabilità degli investimenti in tale contesto. Ciò può contribuire a favorire la qualificazione degli ambienti e degli spazi dedicati all’infanzia, in termini di dotazioni logistiche e di edilizia scolastica.

Anche in questo caso, come per gli edifici scolastici, secondo la Uil è particolarmente utile un’ anagrafe dedicata che favorisca la ricognizione dettagliata delle disponibilità e degli interventi necessari, anche per favorire la diffusione dei poli per l’infanzia previstiti all’articolo 5.

Nel testo del DDL va chiarito che gli aspetti di carattere ordinamentale, pedagogico e didattico del segmento 3- 6 si pongono all’interno del primo ciclo del sistema nazionale dell’istruzione e ne seguono gli indirizzi programmatici, attualmente rinvenibili nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo, come cornice pedagogica.

Fermo restando il raccordo tra i diversi segmenti , nell'ambito del riordino dei cicli del sistema dell'istruzione può essere prevista l'obbligatorietà dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia.

Con lo stesso primo ciclo va chiarito e rafforzato il rapporto di continuità e raccordo educativo, che in linea di massima, anche in riferimento all’aggiornamento in servizio degli operatori, è posto in capo agli enti locali, ma va prevista, ad integrazione del ruolo giocato in merito dal ministero dell’istruzione e dallo Stato, anche in funzione sussidiaria nel caso di difficoltà accertate a livello periferico, per farvi fronte e dare certezza di fruibilità ai diritti dei bambini e degli operatori stessi.

La materia costituisce d’altronde argomento di più ampia riflessione sulla riforma del Titolo V della Costituzione in cui va chiarito chi fa che cosa, a livello di responsabilità ed impegni in materia di istruzione ed educazione. Anche a proposito di sistema integrato per l’infanzia va ricordato il ruolo che le singole scuole hanno assunto con la riforma costituzionale del 2001, da attualizzare con un potenziamento delle reti, maggiormente rispondenti anche alle urgenze cui il DDL intende dare risposta. Non va dimenticato che proprio grazie all’autonomia, già prima dell’ avvento delle sezioni primavera alcune scuole, anche del sistema pubblico, avevano saputo istituire sezioni di asilo nido, aperte sia agli operatori che all’utenza esterna. L’esperienza potrebbe essere recuperata, anche in relazione ai citati (e non meglio identificati) nuovi servizi innovativi e sperimentali.

Un problema che va affrontato in prospettiva è rappresentato dal livello di formazione universitaria, non necessariamente da unificare, per docenti ed educatori, per i quali vanno definite soluzioni per l'inquadramento, i profili professionali, le funzioni ecc. ecc.

Articolo 2. Caratteristiche del sistema integrato.

Comma 2; va rivista la successione degli enunciati.

Articolo 8. Funzioni e compiti delle regioni.

Comma 2, lettera e) e art. 10 comma 1; non risulta chiaro chi propone e realizza “nuovi servizi innovativi e sperimentali”.

Articolo 6 comma 2; la messa a punto dei livelli essenziali di prestazione dovrà prevedere il confronto con le parti sociali.

Noemi Ranieri
Segretario nazionale


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UIL Scuola Pisa
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Ultimo aggiornamento (Venerdì 21 Marzo 2014 08:51)

 

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