L’incontro al Ministero, i tavoli tematici, le proposte dei sindacati scuola e la sintesi dell’intervento di Pino Turi.

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Federazione
UIL SCUOLA RUA

Comunicato stampa
Roma, 09 Luglio 2020

Riapertura in sicurezza delle scuole, prosegue il confronto fra sindacati e Ministero
La prossima settimana partono tavoli tematici, prevista anche una conferenza stampa dei sindacati

L’incontro con il Capo Dipartimento per le Risorse Umane e Finanziarie del Ministero dell’Istruzione, con la presenza di rappresentanti del Commissario per la ripartenza delle scuole in sicurezza e del Ministero della Salute, è servito per alcuni chiarimenti tecnici sui test sierologici che saranno volontari, non invasivi e affidati ai medici di base. FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams hanno chiesto unitariamente chiarezza su risorse, organici, precariato e regole da adottare.

L’Amministrazione si è impegnata ad avviare riunioni di tavoli tematici a partire dalla prossima settimana, convenendo sulla necessità di uno specifico provvedimento legislativo.

Sull’andamento del confronto, che proseguirà in vista della definizione di un Protocollo di sicurezza tra Amministrazione e Sindacati, FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams terranno nei prossimi giorni una conferenza stampa.

Roma, 9 luglio 2020

FLC CGIL Francesco Sinopoli
CISL SCUOLA Maddalena Gissi
UIL SCUOLA RUA Giuseppe Turi
SNALS CONFSAL Elvira Serafini
GILDA UNAMS Rino Di Meglio

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La sintesi dell’intervento di Pino Turi nel corso della riunione

IL CTS PRESENTA LE MISURE PER LE SCUOLE: METRO STATICO E TEST SIEROLOGICI RAPIDI A TUTTO IL PERSONALE. LE NOVITÀ

Turi: serve protocollo di intesa per il rientro e un tavolo politico di confronto sul precariato

Le misure che il Cts sta mettendo al punto funzioneranno se ci sarà un fattore fondamentale a supportarle: un clima positivo nelle scuole. Clima che ora non c’è.

Le scuole stanno andando avanti da settimane con un progressivo fai-da-te. C’è preoccupazione e le scuole reagiscono in difesa, cercando di fare prima, di fare meglio. Alcuni istituti hanno già acquistato la fornitura di mascherine utilizzando risorse proprie. Siamo al paradosso di una competizione fra istituti che non aiuta l’intero sistema.

Il dato nuovo presentato oggi riguarda il metro statico: il Cts ha confermato un metro dalle rime buccali e due metri dal docente. Quando si muoveranno dovranno indossare la mascherina.

Il metro statico, in ogni caso, non è una deroga all’attuale sistema di sicurezza che prevede 1,8 metri quadrati per alunno.

Siamo d’accordo sul fatto che ci sia uno screening sulle scuole. Chiediamo: si farà un campione o è una misura che riguarderà tutti? Noi siamo per la seconda ipotesi., confermata nel corso dell’incontro.

Su questo tema il Cts ha dato conferma che i test sierologici rapidi a tutti il personale saranno fatti dai medici di base. Per quanto attiene ai soggetti fragili, la questiona sarà oggetto del protocollo che si andrà a firmare.

Altro punto di attenzione è quello delle date del rientro. Alcune regioni stanno andando in ordine sparso. Servirebbero indicazioni più puntuali.

Il tema centrale resta quello del personale: non possiamo permetterci di aprire le scuole e non avere gli insegnanti nelle classi e il personale negli istituti.

Vogliamo continuare a ribadire che serve un provvedimento legislativo che consenta di avere in classe questo personale. Vuole dire avere un progetto e un programma per la ripartenza.

Serve un patto per la scuola. Non può andare in tilt. E settore troppo delicato.

Non vogliamo immaginare quello che è facile accada: una circolare che parte dal ministero verso le direzioni regionali, che fanno un loro provvedimento che viene inviato ai presidi che fanno una circolare a scuola. Ognuno convinto di andare nella direzione giusta.

Come è stato fatto con gli esami di maturità, il sindacato ha preso delle responsabilità per consentire gli esami in presenza. In modo analogo serve un progetto che veda le persone coinvolte.

Le persone della scuola sono persone che collaborano, sono pronte a fare insieme, ma vanno rassicurate e motivate: si devono sentire parte del progetto e non numeri da comporre.

Non ci si può sottrarre alle regole della scienza. Serve un’educazione per metterle in pratica a scuola.

E ci vuole la responsabilità del ministero.

Il precariato non si risolve con i comunicati stampa. Ci vorranno due anni per svolgere i concorsi. Serve un provvedimento legislativo, che dia seguito a quanto stabilito dalla legge, per avere gli insegnanti in classe a settembre per gli ATA e i Dsga f.f..

Le forze politiche di maggioranza e opposizione hanno dato il consenso ad un tavolo politico di confronto sul precariato. Mettiamoci intorno a questo tavolo e troviamo una soluzione.

Non si può essere solo ‘informati, bisogna trovare soluzioni. Decidere.

Noi abbiamo il dovere di tutelare il personale e lo facciamo con Il confronto intorno ad un tavolo dove si decide insieme. Abbiamo bisogno di continuità non di estemporaneità.

Servono presidi sanitari nelle scuole. Se c’è un caso, va monitorato e messo in sicurezza.

Si possono utilizzare i soldi del Mes che riguardano gli aspetti sanitari di protezione., anche indiretti come questi.

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Ultimo aggiornamento (Sabato 11 Luglio 2020 19:41)

 

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