Sindacati scuola: proclamano lo stato di agitazione

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Federazione
UIL SCUOLA RUA

Comunicati stampa
Roma, 26 Maggio 2020

Sindacati scuola: proclamato lo stato di agitazione
Sui precari un accordo totalmente inadeguato
Risorse insufficienti per tornare a scuola

Mentre è in corso in Senato l’esame del Decreto scuola che, tra i suoi obiettivi, ha l’immissione in ruolo di 24.000 docenti precari con almeno 36 mesi di servizio, i cinque maggiori sindacati del settore (FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA, SNALS CONFSAL e GILDA UNAMS), del tutto insoddisfatti delle mediazioni politiche raggiunte fra i gruppi di maggioranza, hanno inviato ai ministeri competenti una richiesta di svolgimento del tentativo di conciliazione, sancendo formalmente lo stato di agitazione della categoria.

Gli esiti dell’incontro notturno di maggioranza hanno definito un quadro che ora deve passare il vaglio parlamentare, ma dai sindacati arriva un giudizio di totale insoddisfazione.

Le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto accordi, con due governi e tre ministri, proprio su questa materia e responsabilmente hanno condiviso le linee guida su cui aprire un dibattito serio e costruttivo per riaprire le scuole a settembre. Un impegno volto ad individuare soluzioni praticabili, come nell’accordo sottoscritto qualche giorno fa per lo svolgimento degli esami di Stato.

Stiamo parlando di docenti e personale ATA che saranno pochi rispetto all’organico necessario per affrontare la riapertura, che impone fra l’altro l’adozione di misure organizzative di cui ogni giorno emergono anticipazioni più o meno fondate.

L’unica certezza, al momento, è che Il prossimo anno scolastico si presenta con un numero di precari mai visto prima, oltre 200 mila.

In questo contesto, che impone di guardare con estrema attenzione alla chiusura di questo anno scolastico e alla ripresa del prossimo, l’intesa di maggioranza decide di chiudere gli occhi di fronte alla realtà e rinviare le azioni nel tempo; con un accordo tutto teso a salvaguardare ruoli e rapporti politici nella maggioranza, si stravolge l’intero percorso fin qui compiuto con un lavoro durato oltre un anno.

L’esigenza, da tutti avvertita e fortemente rivendicata dai sindacati, di mettere in ruolo al primo settembre almeno una parte dei precari, che hanno permesso per anni e anni di fare funzionare la scuola, è stata alla base del confronto, volto a costruire anche attraverso il superamento della precarietà troppo diffusa un progetto di sviluppo del sistema scolastico che oggi deve in più affrontare i temi collegati all’uscita da un’emergenza senza precedenti.

Servono risorse, serve confronto sindacale, serve rispetto per gli accordi.

Si procede, invece, con atteggiamenti predeterminati e di contrasto. Non è questo il modo migliore per favorire una ripartenza del sistema scolastico sorretta da forti elementi di condivisione e collaborazione.

La richiesta di conciliazione che oggi abbiamo inviato al ministero vuole essere un richiamo alla realtà per una politica governativa che ne appare spesso disancorata, affidata a narrazioni improntate a un forzato ottimismo.

I problemi della scuola erano tanti e urgenti già prima che irrompesse l’emergenza della pandemia: progettare un ritorno alla didattica in presenza, di cui tutti avvertiamo impellente bisogno, significa oggi mettere in campo uno sforzo straordinario, fatto di investimenti, ma anche di rispetto e valorizzazione delle energie professionali di cui la scuola dispone attenzione, mettendo le scuole in condizione di esprimersi e di operare al meglio.

Richiesta di conciliazione
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Estratto

Flc CGIL

CISL Scuola

UIL Scuola

SNALS Confsal

GILDA Unams

Al Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Al Ministero dell’Istruzione
Alla Commissione di garanzia sul diritto allo sciopero

Oggetto: Proclamazione dello stato di agitazione nella Sezione Scuola e Area della Dirigenza del Comparto istruzione e Ricerca e richiesta di esperimento di tentativo di conciliazione ai sensi dell’art 4 dell’allegato al CCNL 1998-2001 sottoscritto il 29 maggio 1999 in attuazione della legge 146/90.

Le scriventi OO.SS. proclamano lo stato di agitazione della Sezione Scuola e dell’Area della Dirigenza del Comparto istruzione e Ricerca per rivendicare un piano straordinario di investimenti al fine di rendere possibile la ripresa in condizioni di sicurezza delle attività scolastiche in presenza.

È indispensabile a tal fine disporre di adeguate risorse economiche, per consentire un necessario potenziamento degli organici, sia per il personale docente che per il personale Ata, condizione imprescindibile per:

• Ridurre il numero di alunni per classe e consentire una didattica per gruppi ridotti di alunni. Preoccupano i segnali di una gestione in sede locale degli organici che non sembra tenere conto delle indicazioni riguardanti la necessità di prevedere una didattica gestita con gruppi classe di ridotta consistenza

• Rispettare rigorosamente il tetto massimo di 20 alunni per classe in presenza di alunni con disabilità

• Assicurare piena funzionalità alle segreterie scolastiche, garantendo sorveglianza e rigorosa applicazione delle misure di sicurezza e anticontagio in tutti i plessi e in ogni singolo piano degli edifici

• Consolidare a regime la figura dell’assistente tecnico in tutte le scuole del primo ciclo

• Rivedere i parametri per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche, attribuendo DS e DSGA titolari alle istituzioni scolastiche con almeno 500 alunni e individuando come limite massimo 900 alunni per ogni istituzione scolastica

• Assumere a tempo indeterminato dal 1° settembre 2020 attingendo da graduatoria per soli titoli del personale con almeno tre anni di servizio

• Rinnovare le graduatorie provinciali con procedura on line entro agosto 2020 al fine di consentire l’accesso all’insegnamento ai nuovi aspiranti ed evitare il ricorso alle cosiddette “messe a disposizione”

• Bandire un concorso riservato per Dsga riservato agli assistenti amministrativi facenti funzione con almeno tre anni di servizio sul profilo

Responsabilità della dirigenza scolastica e problematiche retributive

Riguardo all’area della Dirigenza non sono più rinviabili interventi risolutivi per quanto riguarda le responsabilità in materia di sicurezza, questione che si trascina da tempo e per la quale la complessità dell’imminente fase di ripresa delle attività in presenza non consente ulteriori rinvii.

Occorre evitare che i Dirigenti siano esposti in tema di responsabilità penale e civile in relazione alla gestione delle misure di contrasto alla diffusione del contagio, ferma restando la necessità di modificare il dlgs 81/2008 circa le responsabilità sulla gestione della sicurezza strutturale e impiantistica negli ambienti scolastici.

Si richiede inoltre:

• l’attivazione delle procedure concernenti la rilevazione dello stress lavoro correlato dei dirigenti scolastici ai sensi dell'art. 5, comma 3, lettera d) del CCNL area dirigenziale istruzione e ricerca 2019 e attivazione della sorveglianza sanitaria

• l’erogazione delle risorse necessarie a compensare il taglio del FUN a partire dall'anno scolastico 17/18, in applicazione dell'intesa sottoscritta il 20 dicembre 2019.

Si rivendicano infine investimenti specifici finalizzati a:

• Piano straordinario di formazione per tutto il personale a partire dai temi della sicurezza

• Potenziare Sidi e strumenti informatici di sostegno alle scuole autonome al fine di snellire il lavoro docente, semplificare le procedure delle segreterie scolastiche, superare le inutili duplicazioni dei provvedimenti tramite il dialogo fra le piattaforme dati dello stato, risparmiare alle scuole l’oneroso ricorso ad applicativi privati.

• Rinnovare il contratto con modifiche normative e risorse aggiuntive per riconoscere le professionalità operanti nel sistema scolastico statale

• Incrementare le risorse per il miglioramento dell’offerta formativa

• Investimenti in edilizia per lavorare e studiare in edifici belli e sicuri

Su tutte queste tematiche sinteticamente riassunte, nelle more dell’apertura di tavoli di trattativa e confronto, si chiede che sia esperito il tentativo di conciliazione con la convocazione dell’apposito organismo costituito con D.M. n.127 del 20 aprile 2000.

Roma, 25 maggio 2020

Flc CGIL
Francesco Sinopoli

CISL Scuola
Maddalena Gissi

UIL Scuola Rua
Giuseppe Turi

SNALS Confsal
Elvira Serafini

GILDA Unams
Rino Di Meglio

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Ultimo aggiornamento (Martedì 26 Maggio 2020 22:40)

 

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