In applicazione della Direttiva Ministeriale n. 36 del 18/08/2016 sulla valutazione dei Dirigenti Scolastici e successive linee Guida, emanate con DDG n. 971 del 21/09/2016.

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1) Documentazione (sito esterno)
Fonte: USR ER, N.15160, 30-09-2016
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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna

Ufficio IV Ordinamenti scolastici, Dirigenti scolastici
AOODRER Registro Ufficiale
Prot. 0015160-30/09/2016 Uscita

Ai Dirigenti Scolastici
dell'Emilia-Romagna
Al sito www.istruzioneeer.it [*]
p.c. Alle Organizzazioni Sindacali
Area V della Dirigenza Scolastica
Ai Dirigenti Amministrativi e Tecnici
dell'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna

Oggetto: Individuazione obiettivi regionali - Direttiva Ministeriale n. 36 del 18/08/2016 sulla valutazione dei Dirigenti Scolastici e successive linee Guida, emanate con DDG n. 971 del 21/09/2016

Con riferimento ai provvedimenti richiamati in oggetto, questo Ufficio Scolastico ha definito gli obiettivi regionali che il Dirigente Scolastico è tenuto a perseguire nello svolgimento dell'incarico, unitamente agli obiettivi nazionali ed a quelli desunti dal RAV, ai fini della valutazione dei risultati conseguiti In esito all'azione dirigenziale.

Con la presente si rende pertanto noto l'elenco completo degli obiettivi regionali predisposti per l'a.s. 2016-171 attribuiti a ciascun Dirigente Scolastico in forma diversificata in ragione delle caratteristiche dell’Istituzione Scolastica assegnata, in occasione del conferimento di incarico con decorrenza dal corrente anno scolastico.

Ai sensi dell'art. 14 della Direttiva citata in oggetto, sono in corso le procedure per integrare i medesimi obiettivi anche negli incarichi con decorrenza dal 01/09/2014 e dal 1/09/2015.

1.1 Obiettivi regionali di carattere generale:

1.        ridurre i tassi di insuccesso, dispersione e abbandono, con particolare riferimento agli studenti stranieri;

2.        realizzare azioni di accompagnamento degli studenti nel passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione, d'intesa fra l'istituto di provenienza e quello di nuova iscrizione;

3.        rafforzare la dimensione collegiale della progettazione didattica e delle pratiche di valutazione anche in riferimento all'acquisizione delle competenze chiave e di cittadinanza nonché, per le scuote secondarie di secondo grado, ai percorsi di alternanza scuola-lavoro;

4.        incrementare e rafforzare le relazioni con soggetti pubblici e privati del territorio, per qualificare e ampliare l'offerta formativa dell'istituto;

5.        promuovere e realizzare, in raccordo con le azioni dell'Amministrazione, iniziative di formazione per il personale docente e ATA, con particolare riferimento all'innovazione delle metodologie didattiche e all'inclusione.

1.2 Obiettivi regionali per ordine o grado di istruzione:

primo grado di istruzione

attivare e/o consolidare processi di integrazione verticale del curricolo tra i diversi livelli di scuola dell'istituto, finalizzati al raccordo delle progettazioni curricolari e all'armonizzazione delle metodologie didattiche e di valutazione

secondo grado

incrementare e ampliare le relazioni con i soggetti del sistema produttivo e delle professioni, nonché con gli Enti pubblici e privati presenti sul territorio, per realizzare percorsi di alternanza scuola-lavoro e azioni di orientamento alle scelte successive al conseguimento del diploma di istruzione secondaria di secondo grado.

solo per i licei

incrementare nei percorsi liceali l'accoglienza degli studenti in situazioni di difficoltà quali: studenti certificati anche in situazioni di gravità, con disturbi specifici di apprendimento, con bisogni educativi speciali, privi di cittadinanza italiana.

solo per gli istituti professionali

Innalzare nei percorsi di istruzione professionale i livelli di competenze degli studenti in italiano e matematica nel primo biennio, come rilevati dalle prove standardizzate nazionali e, ove applicabili, dalle indagini internazionali.

solo per i Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti

  • definire criteri e modalità comuni di progettazione didattico-organizzativa con le istituzioni scolastiche sedi di percorsi di secondo livello;
  • incrementare gli accordi con soggetti pubblici e privati per l'ampliamento dell'offerta formativa, al fine di incrementare le opportunità formative a beneficio dell'utenza adulta, appartenente in particolare a gruppi svantaggiati.

Istituzioni Scolastiche di nuova istituzione

Realizzare i processi di aggregazione del personale della nuova istituzione scolastica, armonizzando pratiche didattiche e valutative, criteri gestionali, modalità amministrative.

Come già ricordato, ai predetti obiettivi regionali si aggiungono gli obiettivi desunti dai Rapporti di Autovalutazione (RAV) delle singole Istituzioni Scolastiche nonché quelli nazionali, tratti dalle Linee Guida citate in oggetto, che per comodità si riportano:

  1. assicurare la direzione unitaria della istituzione scolastica promuovendo la partecipazione e la collaborazione tra le diverse componenti della comunità scolastica, con particolare riferimento alla realizzazione del Piano triennale dell'offerta formativa;
  2. migliorare l'efficienza e l'efficacia delle attività dell'istituzione scolastica;
  3. rafforzare l'autonomia didattica e organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo dell'istituzione scolastica;
  4. promuovere la cultura e la pratica della valutazione come strumento di miglioramento della scuola, anche attraverso la valorizzazione della professionalità dei docenti.

Per completezza, si riportano anche gli obblighi connessi allo svolgimento dell'incarico dirigenziale, così come elencati nei relativi provvedimenti:

-        conformare la propria condotta al dovere costituzionale di servire la Repubblica con impegno e responsabilità e rispettare i principi di buon andamento, imparzialità e trasparenza, anteponendo il rispetto della legge e l'interesse pubblico agli interessi privati, propri e altrui;

-        improntare la propria condotta agli obblighi di diligenza e fedeltà di cui agli artt. 2104 e 2105 del codice civile;

-        conformare la propria condotta a quanto previsto dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici di cui al D.P.R. n. 62/2013 e vigilare circa il rispetto del medesimo da parte del personale in servizio presso l'istituzione scolastica;

-        adottare, in conformità alle direttive impartite dall'Amministrazione, gli atti ed i provvedimenti, attribuiti al Dirigente Scolastico, concernenti la gestione ottimale delle risorse umane, finanziarie e strumentali assegnate all'istituzione scolastica;

-        garantire l'applicazione del quadro normativo vigente in materia di ordinamenti scolastici;

-        assicurare la stesura e l'attuazione dei Piani Educativi Individuali e dei Piani Didattici Personalizzati;

-        curare il benessere organizzativo all'interno dell'istituzione scolastica;

-        assolvere agli obblighi previsti dall'art. 18 del D.lgs 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni per quanto concerne la sicurezza, la formazione e la salute dei dipendenti;

-        assicurare il rispetto delle norme vigenti in materia di segreto d'ufficio, riservatezza e protezione dei dati personali;

-        assicurare l'adempimento delle disposizioni di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 così come integrato dal d.lgs.n.97/2016, in materia di anticorruzione e trasparenza;

-        ottemperare ogni obbligo normativo e contrattuale vigente per i Dirigenti Scolastici.

Gli obiettivi regionali di cui sopra verranno inseriti nel Piano regionale di valutazione di cui all'articolo 10 della già menzionata Direttiva.

Il Direttore Generale
Stefano Versari


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Estratto

Fonte dei dati, informazioni, procedure e documenti sono reperibili presso il sito/portale web, esterno, al link »

Sito USR Emilia-Romagna [*]
www.istruzioneer.it


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Link/siti
esterni
non collegati

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Ultimo aggiornamento (Martedì 04 Ottobre 2016 13:53)