La sfida della modernizzazione si vince sostenendo le scuole, la professionalità e il lavoro degli insegnanti.

La scuola secondaria di secondo grado è regolata da leggi degli anni 20. Se qualcuno si domandasse come abbiamo fatto a garantire una scuola adeguata ai tempi – mette in luce il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri della riforma della secondaria superiore -  la risposta sarebbe: con il lavoro e la capacità di quei tanti che con passione, impegno e sacrificio, mentre la politica e gli esperti di turno  discutevano o litigavano, si sono rimboccati le maniche ed hanno rappresentato lo Stato, assicurando istruzione, formazione ed educazione.

La sfida della modernizzazione si vince sostenendo le scuole, la professionalità e il lavoro degli insegnanti. La riforma approvata oggi va accompagnata da un forte investimento sul personale, sulle strutture, sui laboratori.

Vedo il rischio – ribadisce Di Menna – che, come al solito, si definisca un quadro normativo scaricando sulle scuole e sul personale la gestione della novità e gli effetti dei tagli.

E’ del tutto incomprensibile che si effettui una riduzione di ore nelle classi seconde, terze e quarte degli istituti tecnici e professionali non coinvolte dai cambiamenti della riforma. Una tale procedura risponde soltanto a logiche economiche.

 Gli impegni del ministro nel confronto sindacale devono assumere carattere di misure concrete.

Queste le proposte concrete della UIL Scuola:

Organico funzionale

  • Questo quadro normativo richiede un organico funzionale, in modo da consentire un utilizzo flessibile sia del personale sia delle opportunità previste dalle norme sull’autonomia, in modo da sostenere e qualificare l’offerta formativa delle scuole, tutta impostata sull’autonomia scolastica. Questione da definire in sede di decreto sugli organici.
  • Non far perdere la titolarità agli insegnanti
  • Gli insegnanti devono avere certezza del posto nella scuola dove lavorano.
  • Una misura che può essere definita nel contratto sulla mobilità, attualmente in discussione.
  • Reiterare il decreto salva-precari
  • Vanno reiterati gli interventi integrati  - decreto legge Miur - Inps – Regioni - per il personale precario che nell’anno in corso e nel prossimo anno non avrà conferma dell’incarico a seguito della contrazione di organico.

Sostenere il lavoro

-       Assicurare continuità e stabilità agli insegnanti anche attraverso immissioni in ruolo e contratti pluriennali.

-       Intervenire per garantire laboratori e percorsi post secondari, in particolare per l’istruzione tecnica

-       Riconoscere finanziariamente il lavoro cui sono chiamati gli insegnanti a partire dal rinnovo del contratto.

  • Sede bilaterale Miur – sindacati per monitorare esiti riforma e dare soluzione ai problemi del personale
  • Istituire una sede bilaterale per monitorare e predisporre tutti gli interventi di supporto per scuole e insegnanti.

E’ stato costruito un disegno – rilancia Di Menna – ma la scuola vera la faranno gli insegnanti.

La Uil Scuola ha indetto due incontri nazionali, uno dei licei, uno degli istituti tecnici e professionali nei primi giorni di marzo, per dare voce, su questo tema, a quelli che saranno i veri protagonisti. E’ una modalità scelta per individuare e definire le iniziative sindacali necessarie perché venga data certezza e stabilità agli insegnanti e venga riconosciuta anche economicamente la loro professionalità e definire insieme le iniziative più opportune.

RIORDINO SECONDO CICLO  -  LE PRINCIPALI MODIFICHE AI REGOLAMENTI

A seguito di richiesta delle organizzazioni sindacali si è svolto il 3 febbraio l’incontro di presentazione dei testi dei Regolamenti del secondo ciclo prima della presentazione al Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione. Nella scheda riportiamo le più significative modifiche  illustrate per ciascuno dei tre ordinamenti, con l’avvertenza che ulteriori modifiche potrebbero essere introdotte in corso di seduta.

 

ORDINAMENTO DEI LICEI

-          Non ci sono variazioni complessive di orario;

-          Nel  primo biennio viene potenziato l’insegnamento delle scienze naturali per 66 ore annuali  a carico di  discipline diverse per ciascuna tipologia;

-          Alle sezioni sperimentali da regolamentare in successivo decreto, all’Europeo ed all’Internazionale  viene aggiunto l’indirizzo sportivo;

-          Il liceo delle scienze umane acquisisce discipline caratterizzanti  nel primo biennio e  l’insegnamento di diritto ed economia per entrambe le sue opzioni;

-          Il liceo scientifico ad opzione tecnologica si trasforma in liceo delle scienze applicate, con rivisitazione dei quadri orari precedenti;

-          Il liceo artistico viene articolato in sei  indirizzi;

-          I  licei musicali e coreutici acquistano rispettivamente l’insegnamento di storia della musica e di storia  della danza;

-          Viene ampliato l’elenco degli insegnamenti attivabili da ciascuna scuola  contenute nell’allegato H

ORDINAMENTO DEI TECNICI

-          All’indirizzo finanza e marketing vengono introdotti  indirizzi a salvaguardia di esperienze sperimentali quali Mercurio e del  consolidato Corrispondente lingue estere, con l’introduzione dell’ indirizzo per le relazioni internazionale;

-          Le definizione dell’indirizzo agrario ed agroindustria viene integrato dall’agrolimentare, con una specifica previsione per gli enologici;

-          Il settore dei tecnologici acquisisce l’indirizzo geotecnico in cui confluiscono i minerari;

ORDINAMENTO PROFESSIONALI 

-          Gli istituti d’arte potranno optare per l’istruzione liceale o per l’istruzione professionale  indirizzo artigianato, attraverso una opzione espressa alla Regione che deciderà d’intesa con la direzione scolastica regionale;

-          Vengono mantenuti gli istituti professionali per gli ottici e gli odontotecnici;

-          Numerosi quadri orario subiscono  ritocchi;

-          Si garantisce prosecuzione delle attuali qualifiche triennali statali fino alla approvazione di  delibere  regionali che regolamenteranno le nuove qualifiche in via di approvazione da parte della Conferenza Unificata Stato Regioni, le nuove 21 qualifiche aspettano approvazione formale, ciò determinerà  il ricorso molto esteso al regime delle surroghe.

-          I risultati di apprendimento saranno alleggeriti, e resi disponibili con le linee guida, elaborate attraverso il confronto con il sindacato successivamente alla approvazione definitiva;

-          Più leggere anche le tabelle di confluenza che prevedranno  l’obbligo  di corrispondenza solo per i settori e non per le articolazioni; ciò consentirà di valorizzare alcune sperimentazioni, in cui la confluenza verrà determinata in base alle autorizzazioni originarie ed alla prevalenti tipologie disciplinari.      

INTERVENTI COMUNI

-          Il nuovo ordinamento si applica solo alle prime classi a partire dall’a.s. 2010-2011;

-          Per i tecnici ed i professionali  la riduzione oraria settimanale riguarderà  anche le classi dalla seconda alla  quarta; le diverse questioni a ciò connesse si affronteranno in sede di definizione delle cattedre, comunque ispirate ai seguenti criteri generali: decurtazioni a carico delle discipline con orario non inferiore a 99; nessuna disciplina potrà essere decurtata di più del 20%;

-          Come evidenziato dalle commissioni parlamentari le attività laboratorio trovano conferma nei tre ordinamenti;

-          I dipartimenti quali articolazione del collegio  sono rimessi  all’autonomia organizzativa della scuola, su delibera del collegio dei docenti;

-          La stessa procedura seguirà l’istituzione del comitato tecnico scientifico di scuola;

-          I comitati nazionali previsti per ciascun ordinamento sono eliminati;

-          I profili culturali vengono rivisti in chiave europea secondo la scansione conoscenze abilità competenze, e secondo le richieste dal CNPI.

Ultimo aggiornamento (Giovedì 04 Febbraio 2010 19:24)

 

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