Forte opposizione sindacale ad interventi che penalizzino i lavoratori e la qualità dei servizi.

 

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Comunicati, 21 giugno 2012

 



Flc Cgil, Cisl Scuola, UIL Scuola
 

 I sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, UIL Scuola, coerentemente con quanto espresso dalle Confederazioni sulle ipotesi di nuovi provvedimenti che investono pesantemente l’area del lavoro pubblico, esprimono un giudizio fortemente negativo anche sul modo in cui il governo si accinge a vararli. La totale assenza di un confronto con le parti sociali contrasta in modo stridente con quanto sottoscritto nella recente intesa del 3 maggio, alla quale peraltro non si è dato finora alcun seguito.

Flc Cgil, Cisl Scuola e UIL Scuola sono convinte che proprio valorizzando al massimo le sedi di confronto e negoziato sarebbe possibile dare risposte efficaci sia alla domanda di innovazione e qualità della scuola e delle pubbliche amministrazioni, sia a quella di una qualificazione della spesa pubblica. Fare della contrattazione la sede in cui saldare le esigenze di valorizzazione delle professionalità con quelle di una più alta qualità dell’offerta di servizi è l’obiettivo che muove l’azione del sindacato confederale anche nella presente difficile situazione di crisi, i cui costi non possono continuare a ricadere, come fino ad oggi sta avvenendo, prevalentemente sulle fasce sociali più deboli.

Le politiche scolastiche penalizzanti e recessive degli ultimi anni, che hanno determinato il taglio di oltre 120.000 posti di lavoro nella scuola, con percentuali che oscillano dal 12% al 17% a seconda dei profili, stanno già a dimostrare quanto sia iniqua, ingiusta e inefficace una politica di tagli lineari che non aiuta il Paese nel suo sforzo di ripresa e di crescita.

E’ più che mai necessario invertire il segno di queste politiche, ridare alla scuola e alla formazione la dovuta attenzione, perché possano essere in questo momento leva su cui agire con un necessario, forte investimento in capitale umano.

Fermare la politica dei tagli, rinnovare i contratti, riconoscere in modo adeguato l’impegno di chi ha visto progressivamente crescere la gravosità e la complessità del proprio lavoro, assicurare la stabilità indispensabile per l’efficace governo del servizio scolastico, respingere ipotesi di ulteriori interventi penalizzanti in materia previdenziale sono obiettivi su cui Flc Cgil, Cisl Scuola e UIL Scuola intendono mantenere alto il loro livello di impegno e di iniziativa.

Si apra, da subito, il confronto per dare piena attuazione all’intesa del 3 maggio, accantonando definitivamente atteggiamenti vessatori e punitivi nei confronti del lavoro pubblico e ancor più ogni tentativo di alimentare artificiose divisioni e conflittualità fra lavoro pubblico e privato.

La sfida dell’innovazione, della qualità e della produttività può essere affrontata e vinta valorizzando in modo costruttivo e responsabile le relazioni con le parti sociali, non attraverso atti unilaterali improntati a un rigore privo di prospettive, che il dilagare della disoccupazione e il basso livello delle retribuzioni, rendono sempre più insostenibile.

Flc Cgil, Cisl Scuola, UIL Scuola sono impegnate a sostenere queste rivendicazioni in stretto raccordo con le iniziative delle confederazioni.

Roma, 21 giugno 2012

(...Omissis…)


Estratto

 


Comunicato stampa CGIL, CISL, UIL

I Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro urgente al Presidente del Consiglio e ai Ministri interessati per avviare un confronto sulle proposte che l’Esecutivo intende adottare in materia di spending review e di pubblico impiego.

Cgil, Cisl, Uil sollecitano il Governo ad assumere interventi sulla spending review che siano coerenti con quanto già concordato tra i sindacati, le rappresentanze delle autonomie locali e lo stesso Governo. Gli impegni assunti con la recente intesa sul lavoro pubblico, che ha aperto a nuove forme di coinvolgimento, restano ancora disattesi. Ma è da lì che bisogna partire: occorre un’incisiva riduzione di tutti gli sprechi, un’eliminazione della duplicazione delle funzioni e un drastico abbattimento delle consulenze e delle prebende a qualunque titolo erogate. Cgil, Cisl e Uil sono contrarie alla vecchia logica dei tagli indiscriminati e chiedono che si investa sulla qualità e sul merito nella pubblica amministrazione e per i pubblici dipendenti.

Le intenzioni del Governo, invece, sembrano essere di tutt’altro segno: ciò che si prospetta non è un’iniziativa di riforma né una serrata lotta agli sprechi. E’ l’ennesimo attacco ai lavoratori e alle lavoratrici del pubblico impiego. Dopo 4 anni di manovre finanziarie, di blocco dei contratti collettivi e della contrattazione, di tagli alle retribuzioni, di blocco delle assunzioni e di mancate soluzioni per i tantissimi lavoratori precari che operano nel sistema pubblico, gli annunci quotidiani indicano che siamo alla vigilia di un nuovo pesante intervento e di misure che colpiscono le retribuzioni e penalizzano il lavoro pubblico.

CGIL, CISL, UIL contrasteranno misure ingiuste e inefficaci con proposte di vera lotta agli sprechi e alle iniquità e con la mobilitazione dei lavoratori.

Roma, 21 giugno 2012

 



COMUNICATO STAMPA

Angeletti, se colpiscono lavoratori Pubblico Impiego ineluttabile scontro sociale. Dichiarazione di Luigi Angeletti, Segretario generale UIL

Abbiamo 135mila eletti per amministrare soldi pubblici e 7mila aziende pubbliche con altrettanti consigli di amministrazione e migliaia di dirigenti. Eppure il governo vuole tagliare sugli impiegati che hanno già subito una sterilizzazione dei loro stipendi, che saranno costretti ad andare in pensione a settant’anni e che guadagnano un decimo di quelli che li comandano. E’ questa l’antipolitica? Quando si vuole risparmiare si deve cominciare dalla testa e, comunque, tenendo conto delle proporzioni.

Sulla base dell’esperienza temiamo che, come al solito, il governo cercherà di fare risparmi incidendo solo sulla parte più debole. Il sindacato non potrà mai accettare soluzioni che colpiscano ancora i lavoratori del pubblico impiego: in tal caso sarà ineluttabile uno scontro sociale.

Roma, 21 giugno 2012

 

 

Ultimo aggiornamento (Sabato 23 Giugno 2012 18:02)

 

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