Si parla del riconoscimento degli scatti di anzianità, delle nomine “annuali” per dieci mesi invece di dodici, per l’immissione in ruolo dopo tre anni di contratti annuali.

 

 

 

 

All’attenzione dei precari c’è la “possibilità” di fare causa al ministro Gelmini e al MIUR.

I precari, e una parte di coloro che sono stati messi in ruolo negli ultimi anni, sono di fronte alla “possibilità/necessità” di operare “tramite causa” contro soluzioni sin qui adottate, ma che sono state considerate inique, anche da sentenze di tribunale (da verificare, a onor del vero nei successivi gradi di giudizio e nelle implicazioni più complessive, invitiamo a leggere, ad esempio, la relative sentenza del tribunale di Roma e di Siena).

La UIL Scuola di Pisa ovviamente avrebbe preferito che la questione fosse stata affrontata dal Ministro incontrando le OO.SS. e concordando un piano certo di assunzioni e di riconoscimento dei diritti, al fine di superare contenziosi, malumori e azioni legali che costano a chi vince e a chi perde. L’invito alla ragionevolezza e al confronto è necessario perché la provincia di Pisa è già stata interessata a una massiccia serie di cause del personale ATA proveniente dagli enti locali, trasformatasi da vittoria in sconfitta dopo anni tribunali e sentenze, con il recupero di quanto riscosso. E’ il Ministero, in quel caso vincente (ma alla fine), è convinto che non avrebbe potuto contenere le sue ragioni e andare a un accordo accettabile, guadagnando in credibilità e affidabilità?

Rimane, purtroppo, il pericolo che un’interpretazione “peggiorativa” di alcuni articoli della legge 183/10 (Collegato al lavoro) costringa ad andare in causa o a formalizzare la richiesta della non decadenza dei termini. La legge condizionerebbe, infatti, l'impugnazione dei contratti a tempo determinato già scaduti, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge stessa, quindi entro il 23 gennaio 2011(attenzione ***), e impugnazione dei contratti in corso entro 60 giorni dalla loro scadenza. Quindi i precari e anche una parte del personale entrato in ruolo sono interessati a produrre, se non la causa o insieme ad essa, una atto per evitare la possibile decadenza dei termini.

Si tratta di scegliere fra azioni individuali o di cause di lavoro individuali, con la differenza che per le cause il ricorrente deve, comunque, affidarsi ad un legale, nel qual caso consigliamo agli interessati di non sottoscrivere deleghe in “bianco”, ma concordare una convenzione scritta, dove siano evidenziati le condizioni e i costi, compreso la “parcella” del professionista.

*** Attenzione.
In considerazione che il 23 gennaio 2011 è domenica, al fine di evitare disguidi o contestazioni, sarebbe opportuno considerare come data ultima operativa (per l'invio a mezzo posta di impugnazioni o di di pratiche di conciliazione)
sabato 22 gennaio 2011
(verificare l’orario di apertura dell’ufficio postale, di solito antimeridiana e con orario ridotto)
con raccomandata AR senza busta, (fogli a4 piegati in tre).

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 26 Gennaio 2011 13:53)

 

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